Em: come stai?
A: come se mi si fosse conficcato qualcosa nel fianco,ma bene.
Em: devi fare sempre lo scemo? Sono seria.
A: anche io: sto bene Em. Adesso che ti vedo finalmente sto bene.
Certamente avrebbe voluto vederla prima e capisco che quello che è successo a lui,non lo frena dall'essere preoccupato per lei. Parla con molta calma evidentemente per la fatica che fa a parlare.
Em: mi dispiace Alex.
A: tranquilla,mi interessava solo vedere che stessi bene con i miei occhi.
Em: no,mi dispiace averti trascinato in questa cosa.
A: ti ho già detto che non è colpa tua: è il mio lavoro e mi ci sarei ritrovato comunque.
Cerca il suo sguardo,allungando poi la mano per sollevarle il mento. Le fa un piccola smorfia facendola finalmente sorridere. Emily gli manda un bacio muovendo le labbra e Alex fa lo stesso,visto che sono troppo distanti per scambiarselo fisicamente.
A: sei comoda su quel trabiccolo?
Em: per niente: non verso l'ora di uscire per poter usare le stampelle perché mi sento una scema.
A: strano,eppure ti permette di non muovere un passo. Pigra come sei,pensavo te la volessi portare a casa.
La sua uscita mi fa sorridere perché Emily è davvero la persona più pigra che conosca: per lei era troppo persino fare una rampa di scale. Tuttavia considerato il suo fisico,chi non la conosce,potrebbe persino pensare che vada in palestra. La mano di Emily picchia il mio braccio,facendomi subito smettere di ridere.
A: tu come stai?
Em: bene,ora bene.
A: stai parlando della gamba vero?
Em: sì... - la sento leggermente imbarazzata - ovvio della gamba.
A: guarda che Tobie mi ha dato una specie di resoconto: purtroppo non ama farsi gli affari suoi.
Em: te ne hanno parlato anche mamma e papà scommetto.
A: non una parola.
Di sicuro non sarebbe stato il momento né il luogo adatto per raccontargli tutto quello che era successo tra di noi per i suoi genitori,ma pur avendo conosciuto Tobie da poco,non mi sorprende che abbia spifferato qualcosa.
C: se volete,posso lasciarvi da soli.
A: no,perché? Non mi da fastidio che tu rimanga,anzi mi fa piacere conoscerti.
Em: quindi non sei arrabbiato? Non hai nulla in contrario?
A: no,perché dovrei?
Lo dice con molta naturalezza ed il sorriso sulle labbra quasi come se fosse stata una domanda stupida quella da parte di Emily. Io e lei ci guardiamo per un paio di secondi e nel suo sguardo leggo molta sorpresa: forse aveva ragione Simone quando mi aveva detto che tutti gli antidolorifici che aveva preso,potevano avergli modificato la percezione delle cose.
Em: non so cosa ti abbia detto Tobie,ma forse ha tralasciato alcuni particolari.
A: come il fatto che abbia 24 anni? Che sia il tuo professore d'inglese? O che siete stati insieme per un mese senza dirlo a nessuno e mamma e papà vi hanno scoperto?
Em: aspetta,ma come fa a sapere tutte queste cose? Io gliene ho detto solo alcune.
C: colpa mia: ieri sera abbiamo parlato e mi hanno chiesto cosa era successo.
A: purtroppo Tobie non resiste quando si tratta di queste cose.
Em: è un giuda.
Emily sbuffa,facendo sorridere sia me che suo fratello: da un lato però è un bene che gliene abbia parlato lui,così almeno non ci saremmo trovati in difficoltà nel doverglielo spiegare noi.
Em: quindi non hai nulla da dire?
A: sinceramente no: sei felice con lui?
Em: io... - fa fatica a parlare tanto é sorpresa - certo. Sì che lo sono.
A: allora non credo serva sapere altro. Le circostanze possono sembrare anomale,ma io ho a che fare tutti i giorni con l'anormalità quindi non mi stupisco più di tanto.
In effetti da quello che mi avevano raccontato,il suo lavoro sembrava quasi paragonabile a qualcosa di fantascientifico,quindi deduco che non lo sconvolga più di tanto questa notizia.
Em: mi dispiace averti tenuto nascosto tutto.
A: non mi devi nessuna scusa: ho fatto la stessa cosa con voi e per ben quattro anni. Credo che io sia l'ultimo con il diritto di giudicati.
Em: quanto avrei voluto che papà avesse avuto la mente aperta come la tua.
A: papà può aver esagerato,ma è giusto che ragioni in quel modo: lo richiede il suo ruolo e lo sai anche tu che non sarebbe il padre fantastico che è,se non fosse così.
Emily annuisce,accennandogli un sorriso. Il comportamento di Simone aveva potuto essere duro,ma non avevo mai avuto dubbi sul fatto che fosse stato il grande amore che provava per Emily ad avergli fatto avere quella reazione.
Em: ora però sembra aver cambiato idea finalmente.
A: lo si sa che con lui è solo questione di tempo. Vuole solo vederti felice e anche io.
Em: quindi... nessun avvertimento da fratello maggiore?
C: sono pronto a qualsiasi cosa: tanto dopo aver passato l'esame con tuo padre,posso fare di tutto.
A: no,nulla. - ride - A dire il vero ti invidio Colin.
C: davvero?
A: certo: chi riuscirebbe a sopportare questa radio tutto il giorno?
Em: ringrazia che sei ferito,altrimenti uno schiaffo non te lo avrebbe risparmiato nessuno.
Sono contento che almeno suo fratello non le abbia fatto pesare nulla,buttando tutto sul ridere. Alla fine volevo che potesse vivere la nostra storia con più leggerezza possibile ed ora che almeno la sua famiglia sa di noi,potrà essere così.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...