Capitolo 1568

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E: abbi pazienza: so che è dura,ma ha solo bisogno di tempo.

C: io sono pronto a sopportarlo,non so se lo è Emily: non voglio che continui a vivere questa situazione.

E: Emily? Emily è forte abbastanza credimi: il suo vantaggio è che sa come colpire suo padre nei punti giusti.

C: spero solo che questa situazione gli abbia almeno fatto capire che tengo davvero ad Emily e che non si è mai trattato di un capriccio.

E: oh,ma è per quello che reagisce così: non sarebbe così ostile,se non avesse capito che tu potresti portargliela via.

Non avevo mai davvero visto la faccenda da questo punto lato: insomma avevo provato a mettermi nei panni di un padre che viene a sapere che sua figlia sta con il suo professore,ma non avevo mai provato semplicemente a pensare a come si dovesse sentire un padre la cui figlia decide di donare il cuore ad un'altra figura maschile che non sia lui.

E: vedi,Emily ha sempre attirato molti sguardi essendo molto bella,ma lei non ha mai notato nessuno. Sì,ha avuto qualche storia,ma nulla che durasse per molto.

C: mi ha detto di aver avuto un ragazzo che è stato importante.

E: sì,ma era una ragazzina e per quanto lei potesse tenerci e ci sia stata male quando è finita,non ha avuto problemi a ricominciare.

C: Simone era così ostile anche con quel ragazzo?

E: l'idea che la sua bambina avesse un primo fidanzatino lo aveva fatto andare in bestia,ma è riuscito a digerirla.

C: quanto ci ha messo se posso chiederlo?

E: beh un po'... diciamo che gli è passata del tutto quando si sono lasciati.

Si mette a ridere riuscendo a coinvolgermi: dopotutto è giusto anche prenderla con ironia e apprezzo il suo modo di alleggerire questi momenti in cui sento davvero come se avessi un peso sullo stomaco oltre ai tanti sensi di colpa.

E: ora Em è grande e lui ha paura. Ha paura che tu possa portargliela via e che quella bambina che andava sempre da lui quando aveva bisogno,venga da te.

C: ed essere un suo professore di sicuro non ha aiutato.

E: questo è abbastanza bizzarro e in un primo momento ti colpisce,è vero,ma non c'entra. Avrebbe reagito in quel modo anche se non lo fossi stato: gli hai solo offerto una scusa con cui giustificare il suo comportamento.

È molto bello vedere come Emma riesca a leggere ogni minimo gesto o parola di Simone: Emily mi parlava spesso di come le sarebbe piaciuto arrivare ad avere quel tipo di rapporto. Sicuramente anche Simone avrebbe potuto fare lo stesso con Emma,fatto sta che un rapporto del genere è davvero un obiettivo da raggiungere.

C: non ho mai avuto e mai avrò l'intenzione di portargliela via.

E: lo so,ma ho provato anche io la stessa cosa per Alex e lui l'ha già vissuta con Lilia: in fondo lo sappiamo che non accadrà,ma è più forte di noi.

C: avrà anche l'incubo per il fatto che accadrà a Gaia.

E: esatto. - mi guarda ridendo - Quando avrai delle figlie femmine capirai e allora tu e Simone vi farete due risate,ripensando ad oggi.

Accenno un sorriso,non riuscendo a non fermarmi sulle sue parole: ha praticamente detto che un giorno io ed Emily avremmo avuto dei figli,quindi nella sua mente non è poi così impensabile che quello che c'è tra me ed Emily possa durare. Emma sta per dirmi qualcosa,ma il nostro sguardo viene catturato da Tobie e Viky che escono dalla stanza di Emily.

T: buongiorno professore.

C: buongiorno dottore.

V: gli altri sono da Alex?

E: sì. Lewis e Matías lo hanno appena raggiunto.

V: allora ne approfitto per andare a fargli un saluto anche io.

Da un veloce bacio sulla guancia a Tobie e va verso le scale. Tobie ci spiega un po' quali sono le condizioni di Emily,per fortuna ottime,e che avrebbe potuto uscire dall'ospedale anche oggi,visto che aveva recuperato completamente le forze. Da in fondo il corridoio,vicino alle scale che lateralmente percorrono tutta la struttura,intravedo tre figure parlare. Non riesco a vederle bene,ma immagino che una di queste sia Simone,visto che è via da molto per essersi andato a prendere un semplice caffè.

T: Simone dov'è?

C: non vorrei sbagliarmi,ma - indico con il dito - credo sia lui quello là in fondo.

T: ma con chi sta parlando?

E: quella è Lilia,mia figlia con il suo ragazzo.

Cerco di mettere a fuoco,ma non mi serve più di tanto perché iniziano a venire verso di noi. Avevo visto un paio di foto,sempre grazie ad Emily,ma rispetto a quelle sua sorella ha accorciato i capelli di minimo cinque centimetri e li ha tinti di castano. Noto che il suo sguardo si ferma più di una volta su di me,mentre continua a parlare con suo padre e non ci vuole molto a capire che sappia già chi sono. So che ha quasi trent'anni e devo ammettere che si vede già solo dal suo modo di camminare. Nel giro di pochi passi sono davanti a noi.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora