Capitolo 1494

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T: hey pal,what about giving her a break uhm?

T: hey amico,cosa ne dici di concederle una pausa uhm?

X: sorry sir,but I got specific orders and...

X: scusi signore,ma ho ricevuto ordini precisi e...

T: and they didn't say to bother my wife.

T: e non dicevano di infastidire mia moglie.

X: I didn't: I'm just doing my job.

X: non l'ho fatto: sto solo facendo il mio lavoro.

T: me too: seems like the lady doesn't require your presence anymore.

T: anche io: sembra che alla signora non occorra più la tua presenza.

X: but she needs to be...

X: ma ha bisogno di...

T: I'm a Harvard graduated doctor,so leave: she's in good hands.

T: sono un medico laureato ad Harvard,quindi vattene: è in buone mani.

V: got it? Leave.

V: capito? Vattene.

Il tono aggressivo di mia moglie riesce finalmente a farlo alzare ed andare via,leggermente spaventato: deve essersi trattenuta,ma se quel ragazzo avesse insistito Viky sarebbe sicuramente passata a modi più diretti per fargli capire il suo disagio. Lo guardo andarsene,poi vado a sedermi di fianco a lei che continua a tenere lo sguardo basso pur di non guardarmi in faccia.

T: stupidi americani: pensano sempre di essere migliori di noi italiani.

V: noi non siamo italiani idiota.

T: non di nascita,ma ormai lo siamo: viviamo lì da oltre quattro anni,usiamo la loro come lingua principale e abbiamo anche la cittadinanza.

V: solo perché ce l'ha fatta ottenere Lewis che per la cronaca sarebbe uno dei tanti stupidi americani.

T: le eccezioni esistono per confermare la regola no?

Ovviamente essendo arrabbiata con me,le mie battute non la fanno ridere,anche se non lo farebbe comunque pur di non darmi soddisfazione: deve essersela davvero presa se non vuole nemmeno iniziare a parlare del problema.

T: dai,ti tolgo la benda.

V: no,faccio da sola.

T: avanti,fammi fare il mio lavoro: ti ho difesa da quel paramedico.

V: non mi serve essere difesa da nessuno.

T: sai cosa intendo.

Viky non sopportava l'idea di apparire con una "damigella in pericolo": il modo in cui era cresciuta in Germania l'aveva fatta crescere in fretta e da sola. In effetti fisicamente avrebbe davvero potuto difendersi da sola,ma il mio compito era quello di difendere il suo cuore,specialmente quando si trattava della sua più grande paura. Sembra abbassare le difese perché si volta verso di me,chiudendo gli occhi,allora tenendole la pelle tesa,tolgo delicatamente la benda adesiva.

T: ora apri l'occhio.

V: ok... - apre lentamente gli occhi - adesso rimettimi subito la benda.

T: perché ti brucia? Non dovrebbe,ho frizionato con cura il...

V: contavo sul non vedere la tua faccia ancora per un po'.

T: tecnicamente mi avresti visto con l'occhio sano.

V: hai ragione,quindi tecnicamente mi serve un'altra benda.

Ripete le mie parole con tono sarcastico,voltandosi dall'altra parte. Ulteriore segno del fatto che non voglia parlare con me: sta usando la mia stessa ironia contro di me. Il fatto che però sia ancora seduta qui,vuol dire che nel profondo sente il bisogno di parlarne,quindi scendo e vado a mettermi in piedi davanti a lei.

T: perché sei arrabbiata?

V: sei tu lo psichiatra,dimmelo tu.

T: anche tu con questa frase,ma voi donne vi mettete d'accordo?

Viky mi guarda in modo confuso,ma è logico visto che non sa che sto facendo riferimento alla frase che mi aveva detto Bella quando stamattina le avevo chiesto come si sentisse.

T: ascolta,con te sono solo tuo marito: devi decidere tu se aprirti o no con me.

V: bene,allora non voglio.

T: però sei ancora qui,quindi o significa che vuoi sbattermi in faccia quello che ho sbagliato o è un chiaro invito a farlo su una jeep: qualsiasi sia il motivo,non mi tiro indietro da nessuno dei due.

V: sei proprio un idiota.

T: esatto,ma sono il tuo idiota e ti amo così tanto da essere pronto ad essere ripreso purché tu non ti tenga nulla dentro.

Mi avvicino,mettendomi tra le sue gambe e appoggiando le mani all'altezza della sua vita: lei non mi allontana,il ché è già molto da parte sua,ma evita il mio sguardo. Vuole sembrare dura,ma so che quando esprimo i sentimenti che provo per lei,non riesce a respingermi.

V: avresti dovuto dirmi di Bella.

T: non potevo.

V: noi ci diciamo tutto.

T: lo so,ma me lo ha detto in una sorta di terapia privata e sai che il segreto professionale non mi permette di dire nulla,inoltre non voleva si sapesse.

V: non te l'avrebbe detto,se non avesse voluto che si sapesse.

T: l'ho scoperto senza che dicesse una parola: sai che sono molto bravo nel mio lavoro.

Non lo avrebbe mai ammesso,ma Viky sapeva benissimo quali fossero le mie abilità e che sono il migliore,inoltre sa anche che non ho fatto altro che rispettare la volontà di Isabella non dicendole nulla.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora