C: sarei disposto a perderlo ancora,ma vorrei avere più tempo.
Em: tu il tempo ce l'hai Colin. Liam non era qui fisicamente,ma nonostante questo sei cambiato e hai fatto quello che il vero te avrebbe sempre dovuto fare. Perché lo hai fatto,se tanto lui non c'era più?
C: beh...io...l'ho fatto per lui e per me: per provare a spiegarmi quel famoso motivo per cui accadono le cose.
Em: ed é così. Sei diventato come ti vedeva tuo fratello e credo che non potessi fargli regalo migliore,persino meglio di una chiacchierata di scuse.
Credo che mettendo in discussione le sue scelte e la sua vita,Colin avesse voluto dare per quanto possibile un senso e un significato alla morte di suo fratello. Aveva risolto il loro diverbio con i fatti,anzichè con le parole.
C: come fai ad esserne sicura?
Em: non ho conosciuto tuo fratello,ma se aveva visto in te quello che sei ora e ti aveva spronato a cambiare,un motivo doveva esserci.
C: io so che lui non mi perdonerebbe mai se fosse qui.
Em: beh questo perché lo ha già fatto Colin: quello che non riesce a perdonarti sei proprio tu.
Prima di sapere di tutta questa parte della sua vita,credevo che non ci fosse dietro così tanto dolore e leggerglielo per la prima volta negli occhi,fa male persino a me.
Em: io non so se riuscirai mai a perdonare te stesso,ma ti renderai conto che,già averne parlato,ti renderà le cose più facili. Anzi,credo che avresti dovuto parlarne anche con i tuoi genitori che sicuramente avrebbero capito.
Non conoscevo nemmeno i suoi genitori,ma pensando ai miei,se fosse capitata la stessa cosa a me e ad Alex,avrebbero capito e mi avrebbero detto le stesse cose che ora io sto dicendo a Colin.
Em: io credo che Liam sia da qualche parte lassù sempre pronto a guardarti e...credo che veda esattamente quello che vedo io.
C: e che cosa vedi tu?
Em: io... - faccio mezzo passo verso di lui - vedo un ragazzo che ha probabilmente commesso errori come tutti,ma che ha trovato il coraggio di ammetterli a se stesso. - faccio un altro passo - Non credo che tu sia mai cambiato: sei sempre stato così,ma tuo fratello ha capito che avevi solo bisogno di qualcuno che te lo ricordasse.
Sono ormai quasi attaccata al suo corpo,con lo sguardo leggermente alzato visto il suo essere più alto di me. Mai come oggi i suoi occhi blu sono somiglianti all'oceano,continuando infatti a perdere delle piccole gocce di acqua. Appoggio istintivamente la mano sulla sua guancia,asciugandogli le lacrime. Colin chiude per un istante gli occhi,nel momento in cui la mia mano lo sfiora per poi riaprirli subito. Non riesco più a trattenere le mie emozioni nel vederlo così e lascio che le lacrime righino anche le mie guance. Prima che le mie lacrime si stacchino dal mio viso e cadano a terra,Colin però le ferma passando l'indice sulla mia guancia destra. Apre poi la sua mano,avvolgendo completamente la mia guancia,continuando a guardarmi negli occhi. Anche se é un piccolo contatto,questo basta a far cominciare a battere il mio cuore fortissimo e il ritmo aumenta,quando vedo il suo viso avvicinarsi. Non interrompiamo un secondo il nostro contatto visivo mentre i nostri volti si avvicinano come attratti uno dall'altro. E poi,poi succede quello che non avrebbe dovuto succedere: le labbra di Colin si posano sulle mie. In un primo momento non riesco nemmeno a realizzare questa sua vicinanza,ma poi il mio corpo reagisce da solo e se prima le sue labbra erano solo stampate sulle mie,ora lascio che le mie assapporino le sue. Non é un bacio davvero approfondito,ma anche solo sentire il salato delle sue lacrime mischiate alle mie,mi basta. Come tutte le cose belle peró,finisce: Colin si allontana da me,guardandomi come se avesse appena ucciso qualcuno. La mia espressione inoltre,non é molto diversa: questa volta era stato lui a non controllarsi e a superare il limite. Un limite che non potevamo oltrepassare per nessun motivo.
C: Emily...mi dispiace...io...
Em: no...é colpa mia. Io...
Mi allontano,facendo due passi indietro,ancora in confusione e riuscendo sì e no a pensare lucidamente: vado a prendere le mie cose,iniziando a metterle nello zaino senza nemmeno guardare a come le sto mettendo.
Em: é meglio che vada.
Non ho nemmeno la forza di guardarlo e ancora prima di finire di chiudere lo zaino,esco dall'aula facendo di corsa il corridoio e le scale,arrivando poi fino all'ingresso. Esco subito per poter prendere una boccata d'aria prima che mi venga a mancare il respiro. Avevo appena baciato Colin. Il mio professore. Questo avrebbe cambiato ogni cosa e non in meglio. Qualsiasi frase,qualunque gesto sarebbe potuto essere superato,dopo un primo momento di imbarazzo,ma non questo.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...