Capitolo 1481

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A: io...raccoglievo dei fatti nulla di più.

S: bene,se abbiamo finito l'angolo del cinema abbiamo un piano B?

A: ce l'avremo,sto pensando.

Tutti continuano a guardarmi tra lo stupore per il video e l'attesa di sentire una mia risposta,tutti tranne Isabella che invece evita il mio sguardo: se deve aver bloccato di scatto quel video,deve essersela davvero presa. Lascio i miei pensieri personali da parte e torno a concentrarmi per trovare una soluzione,quando tutti i dispositivi telefonici della sala,iniziano a suonare,facendoci guardare intorno.

L: devono essere la NASA,la NATO,l'ONU e il NORAD: vorranno spiegazioni sull'improvviso lancio del missile.

T: lasciamo la segreteria....

I telefoni smettono di squillare nell'istante in cui Viky strappa un gruppo di fili dalla centralina di comando dell'impianto,ridando così tranquillità alle nostre orecchie.

T: o contiamo su quel genio di mia moglie.

S: ascoltate,se non c'è più speranza chiamerò un elicottero per portarci via da Los Angeles.

I: e lasciare milioni di persone a morire? Senza nemmeno avvertirle del pericolo?

S: anche se lo facessimo,non potrebbero scappare in tempo e se provassero,ci sarebbe panico e si intaserebbero strade e mezzi di trasporto.

I: dobbiamo fare qualcosa!

S: non abbiamo altra scelta: se andiamo ora,salverete molte altre vite in futuro...ma non oggi purtroppo.

Conosco benissimo Isabella e so che quando si tratta della vita delle persone è quella che risente di più della cosa,quindi capisco la sua reazione. Mi guarda sperando che possa cambiare le cose e lo stesso sguardo mi arriva da parte di Matías,ma non posso accontentarli stavolta.

A: non ho soluzioni...mi dispiace.

L: se non le hai tu ragazzo,non le ha nessuno. La Molina ha ragione,dobbiamo andare.

S: tutti sul tetto: decolliamo tra 10 minuti.

Mi guardano tutti con un velo di delusione sul viso e in particolare Tobie: mi conosce e deve aver capito che non essendo ancora al mio 100%,sono convinto che questo stia influenzando il mio giudizio,ma che non dovrei lasciarmi intaccare da questo. Cominciano tutti a raccogliere i nostri strumenti,mentre io continuo a guardare lo schermo centrale. Ho veramente troppi pensieri nella testa e questi mi offuscano il cervello. Sono preoccupato all'idea di dover rimanere qui in America per finire la terapia,senza che gli altri lo sappiano. Sono preoccupato per la mia famiglia perché da un mese li sento molto poco e quelle poche volte in cui sono riuscito,ho trovato sia mamma che papà molto tesi. Inoltre il fatto che mia sorella Emily non si sia fatta sentire per tutto questo tempo,mi aveva fatto pensare che fosse successo qualcosa. A causa del lavoro però non ero potuto tornare a casa e avevo avuto poche occasioni per telefonare. E come se non bastasse ora sono anche preoccupato per il fatto che Isabella si sia arrabbiata con me e l'idea di avere 10 milioni di persone sulla coscienza non aiuta. Il mio occhio cade su alcuni comandi e quando leggo la scritta "jets",mi viene un'idea.

A: aspettate!

Mi volto verso di loro,vedendoli fermarsi e tornare indietro: nel caso di Lewis e della Molina,che erano proprio usciti,li vedo rientrare in un paio di secondi.

A: non comunichiamo perché il satellite è troppo lontano e il suo sistema danneggiato non può connettersi al RAC sulla terra.

T: pensavo volessi dire qualcosa che non sapevamo.

A: dobbiamo trovare un altro modo per raggiungerlo,come per esempio l'astronave senza pilota X-24G.

S: è uno shuttle spia top secret,come fa a conoscerlo?

M: è dell'Air Force: ne parlano molti blog.

Solo a nominare quel mezzo,Matías corre a mettersi davanti al computer. Sapevo che avrebbe capito: durante il tempo libero facevamo molte ricerche insieme e sapevo si sarebbe ricordato di quei siti in cui avevamo letto le varie teorie su questo shuttle.

A: il controllo del 24G avviene dalla base aerea da cui proviene il nostro elicottero: se riusciamo ad avere accesso al suo sistema,possiamo comunicare efficacemente con il satellite se lo facciamo avvicinare.

M: sarà in prossimità delle Samoa americane tra 48 minuti.

T: e possiamo dirottarlo sull'Oceano.

S: il pilota è comunque nel raggio dell'impatto: se non funzionerà,non potremo scappare in tempo.

La Molina si volta verso Lewis per attendere una risposta palesemente preoccupata e a ragione,ma so che possiamo farcela e ho piena fiducia nelle nostre capacità: so che anche lui ne ha.

L: siamo pronti a rischiare.

A: ok,allora Mati resta qui e prepara i nuovi codici di traiettoria. Io riavvio il satellite alla base,tu mandami le coordinate.

M: mi lasciate qui? Da solo? E se dovessero arrivare quelli che stavano telefonando?

S: rimango io ragazzino.

T: davvero? Ora si fida a lasciare in mano ad un bambino l'operazione?

S: sì se il bambino in questione è un genio del settore.

Anche se non esplicitamente,la Molina ha appena fatto le sue scuse a Matías e questo sembra renderlo ancora più sicuro di sé: sappiamo che ha un compito importante,ma siamo convinti che possa farcela anche senza la nostra presenza fisica.

S: l'elicottero è sul tetto.

L: sentito,andiamo!

Tobie batte il cinque a Matías mentre noi gli facciamo un semplice cenno di rassicurazione e prendiamo i nostri computer. Quando faccio per andare,mi scontro senza volere con Isabella.

A: ascolta per quanto riguarda il video,io non...

I: Alex ne parliamo dopo: ora fermiamo la bomba atomica 2.0.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora