41 2 0
                                    


                                     JANE

Mi guardò e si avvicinò alle mie labbra mentre con una mano scese verso il mio inguine.

Prontamente lo spinsi e con tono freddissimo dissi: "non ti azzardare."

Mi rialzai in piedi e vidi lui poggiato alla parete dell'ascensore a fissarmi come se gli avessi negato il più gran bel peccato della sua vita.

"Sei così bipolare." disse lui squadrandomi dalla testa ai piedi.

Mi accesi una sigaretta ignorandolo e poi lo guardai in modo glaciale: "Cosa ci facevi con John?"

"Abbiamo chiarito per l'altra sera." disse senza guardarmi negli occhi ma facendo di tutto pur di guardare altrove.

"Ti soddisfa chiarire con un uomo del genere?"

"Jane cazzo non farmi la morale adesso! Pensa ai tuoi maledetti casini." disse alzando il tono della voce.

"Elencameli." gli dissi fumando e osservandolo con uno sguardo altrettanto provocante.

"Hai sempre tradito tuo marito, hai avuto parecchie storielle carissima Jane."

Prima che potessi replicare l'ascensore iniziò a salire verso i piani alti dove erano situati i nostri uffici.

Presi il cappotto quando mi si avvicinò di nuovo Logan: "dammi quel cazzo di telefono."

"Lo avrai quando lo vorrò." risposi uscendo dall'ascensore, raggiunsi a passo deciso e veloce il mio ufficio e mi chiusi velocemente a chiave.

Poggiai il cappotto e presi il telefono dalla tasca del mio pantalone.

Lo accesi e lo sbloccai con parecchia facilità e iniziai a scorrere le sue chat.

Erano praticamente tutte donne ma trovai finalmente sua moglie: Sarah.

Vidi delle foto di loro due insieme e avevano un figlio di circa 18 anni, lo avevano concepito da giovanissimi.

Vidi una chat con Colin e la aprii immediatamente.

Logan aveva prenotato una cena aziendale con solo i membri più importanti per stasera nel suo locale in una sala privata.

Uscii dal mio ufficio e mi incamminai verso il suo, aprii ed entrai chiudendo la porta dietro di me.

"Organizzi cene aziendali senza dirmelo?"
"Te lo avrei detto, non ho avuto il tempo" rispose lui serio e a tratti incazzato.

Gli sbattetti il telefono sulla sua scrivania ed uscii sbattendo la porta.

Entrai nel mio ufficio e chiamai Klaus, una delle mie guardie.

"Hai impegni stasera?"
"No signora, perché?"

"Verrai con me ad una festa, fingerai di essere una mia storiella leggera del momento. Alle 18 in punto vai nella cabina di John e scegli un abito elegante, 21 puntuale."

Attaccai subito, non so perché avevo scelto lui ma aveva una particolare somiglianza con Johnny Depp, aveva una stile tutto suo ed era un bell'uomo.

Iniziai a lavorare con le mie pratiche giornaliere, fatte di riunioni, chiamate, pile di documenti e tante sigarette.

Arrivate le 20 mi alzai dalla poltrona toccandomi i capelli e sistemandoli un po'.

In quel momento entrò Logan e mi voltai verso di lui mentre ero intenta a sistemarmi i capelli.

Vidi che rimase per un attimo interdetto per poi prendere la parola: "Ci vediamo stasera."

Feci un leggero cenno e mi misi il cappotto, presi la borsa, mi accesi una sigaretta ed entrai nell'ascensore.

Uscii ed era pieno di fotografi che stavolta ignorai totalmente, entrai in auto mettendo in moto e andandomene a tutto gas.

Le guardie mi aprirono ed entrai nel cancello, parcheggiai velocemente e scesi dalla macchina.

Entrai in casa e vidi Klaus seduto sul divano, lo guardai come ammaliata e gli feci segno di alzarsi in piedi.

Mi avvicinai ed era perfetto, occhiali da sole un po' chiaro-scuro adatti per la sera.
Uno smoking con cravatta nero, barba e capelli perfetti all'indietro con qualche ciuffo ribelle.

"Mh avrai un aumento di 10.000$."
"Ok Signora Fox." mi rispose lui guardandomi
"Solo per stasera, Jane. Aspettami fuori e scegli un auto."

Salii al piano di sopra e non c'era né John e né Jacqueline.

Entrai nella cabina armadio e scelsi un vestito color rosso vino aderente con delle doppie bretelle e una scollatura a balconcino. Era molto bello quel tubino e arrivava fino alle caviglie.

Misi dei tacchi a spillo neri con una borsa Prada nera abbinata.

Andai in bagno, mi sistemai i capelli e mi truccai di più.

Scesi giù ed uscii fuori, il mio autista mi indicò la Rolls Royce nera satinata scelta da Klaus.

Entrai al posto del passeggero e lui mise in moto e partì. "Stasera dovrai essere molto naturale e spontaneo, niente forzature evidenti."

"So come funziona, Jane." si girò guardandomi mentre guidava.

Rimasi qualche secondo in più a guardarlo e mi accesi un sigaretta lungo il tragitto.

Jane...Jane FoxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora