8 1 0
                                    


JANE

La guardai con superficialità ma in realtà l'avevo squadrata molto bene, indossava un bel tailleur nero di Prada e aveva anche un bel fisico.

Non era la solita ragazzina che si portava a letto Rivera, questa qui era una donna.

Il mio sguardo di solito metteva in soggezione ma lei lo mantenne senza alcun problema.

Gettai la sigaretta all'aria, le feci un cenno con la testa ed entrai dentro accompagnata da Colin.

"Non ti sei sbagliato." dissi mentre camminavamo consapevoli che quei due fuori ci stavano osservando.

"Era molto evidente." disse lui.

Salutai Adrian e io e Colin ci andammo a sedere ad un tavolo vicino alla pista, Rivera aveva scelto di portarsi la sua nuova Musa ispiratrice.

Ordinammo una bottiglia di champagne.

Rivera e il suo amore carnale si sedettero ad un tavolo dietro al nostro.

Io e Colin iniziammo a bere per poi ridere come due ragazzini.

Non ridevo così tanto da una vita.

Prendemmo entrambi i calici e ci avvicinammo in pista, che era piena di gente.

Con la coda dell'occhio vidi i due fissarci ma non mi importava assolutamente nulla.

I nostri corpi iniziarono a chiamarsi l'un l'altro iniziando a muoversi insieme, misi una mano dietro il suo collo e con l'altra reggevo il calice.

Lui mi afferrò con una mano avvolgendomi la schiena e mi guardò: "Non provocarmi."

Lo guardai compiaciuta e bevvi un sorso, lo fece anche lui e ballai divertendomi facendo trasparire una vena estremamente sensuale ma sempre di classe.

Nel ritorno al nostro tavolo incrociai lo sguardo di Rivera che era seduto con quella.

Distolsi lo sguardo ignorandolo e mi sedetti.

Vidi la bionda chiamare un cameriere che subito dopo venne verso di noi: "Il signor Rivera ha richiesto che il vostro tavolo si unisca al loro."

Mi girai verso Rivera e compiaciuta mi alzai,
Colin seguì i miei movimenti, permettendo al cameriere di unire i due tavoli tra loro.

"Jane che stai facendo?" disse Colin.

Gli feci un occhiolino rapido e mi sedetti accanto alla bionda e Colin accanto a Rivera.

Bevvi un sorso dal mio calice per poi leccarmi le labbra, accavallai le gambe e Rivera prese la parola: "Jane ti chiedo di abbassare le difese, solo per stasera. Taylor è una persona importante per me e devi prenderne atto."

Lo guardai incenerendolo con lo sguardo e Taylor disse: "Non mi scopo tuo marito." e mi guardò fredda, quasi quanto il mio sguardo.

Girai il capo verso di lei: "Puoi farlo se desideri." dissi con tono tagliente.

Vidi Colin fissare Taylor con uno sguardo che conoscevo molto bene, le diedi un calcio da sotto al tavolo essendo difronte a lui.

Mi guardò e fece finta di niente.

"Siete molto simili." disse Rivera continuando: "Tu Jane sei solo molto più fredda."

"Lo so." dissi breve e concisa.

Improvvisamente Colin si alzò sbattendo la sedia: "Buona serata." disse con tono freddo e incazzato.

Si allontanò dal nostro tavolo: "Jane dobbiamo accompagnare Taylor, andiamo."

Non lo ascoltai nemmeno, afferrai la borsa ed andai verso l'uscita raggiungendo il parcheggio privato: "Fermo." dissi con tono duro.

Si fermò all'ingresso del parcheggio e si girò: "Cosa cazzo vuoi." disse incazzato nero.

"Sei anche bipolare adesso?" dissi spazientita.

"Jane non mi piacciono questi giochetti a quattro, non me me frega un cazzo!" disse alzando il tono.

"Non prendertela con me, pensa piuttosto quando te la stavi divorando con lo sguardo." dissi fredda.

I due uscirono dal locale e ci raggiunsero.

"Stammi bene." dissi Colin girandosi e andare verso la sua Rolls Royce.

"Colin!" urlai fredda, non mi importava che quei due avrebbero assistito ad un litigio o qualcosa di simile, non doveva permettersi di girarmi le spalle, mai.

Entrò nella sua Rolls Royce ignorandomi, con uno scatto felino presi le chiavi della Lamborghini che mi consegnò l'autista.

Mi girai verso Rivera facendo cenno di salire, entrammo in auto, Alexander avanti con me mentre la bionda dietro.

"Cinture." dissi.

"Jane cosa cazzo hai in mente?" disse lui.

"Mh interessante." disse lei.

Misi in moto e accelerai uscendo via dal parcheggio e inseguendo a tutta velocità l'auto di Colin, stavolta basta girarmi le spalle.

Diedi un colpo nervoso sullo sterzo imprecando, accelerai ancora raggiungendolo.

"Hai problemi gravi cazzo. Ora che arriviamo a casa ti faccio vedere io. Giorni prima del matrimonio questo teatrino del cazzo!" sbraitò Rivera.

"Non ho bisogno della tua morale adesso." dissi freddamente continuando a guidare.

Sorpassai un centinaio di auto alla velocità della luce.

"Jane!" urlò Rivera all'ultimo sorpasso davvero pericoloso.

"Cazzo." disse Taylor.

Non sapevano di cosa fossi capace, o forse sì.

Jane...Jane FoxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora