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ALEXANDER RIVERA

Eravamo saliti entrambi al piano superiore uscendo dal seminterrato.

Mi levai le macchie di sangue afferrando la prima camicia che vidi.

Me la misi lasciandola aperta

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Me la misi lasciandola aperta.

Uscii da quella stanza ed entrai in salone.

Era seduta sul mio divano a gustarsi una sigaretta.

Aveva la solita aria autoritaria e manipolatoria.

Beh se aveva intenzione di persuadermi aveva capito male, non me ne fregava un cazzo.

"Cosa ci fai ancora qui?" dissi con tono stanco.

Accavallò le gambe, mi guardò dalla testa ai piedi e si alzò.

La osservai per bene, aveva un corpo spettacolare.

Guardai il taglio che le avevo provocato sulla mascella.

Mi avvicinai al suo viso, le spostai i capelli guardando meglio quella ferita così cruda.

Il suo sguardo era perso in quel momento.

Non volevo farle del male ma era più forte di me.

"Mi dispiace." dissi freddamente.

Il suo sguardo si spostò di scatto nei miei occhi.

I miei sentimenti iniziarono a impazzire, cazzo se amavo quella donna.

Mi avvicinai lentamente al suo viso fissando le sue labbra.

La desideravo così tanto, non mi importava delle conseguenze ma io volevo quella donna.

Si allontanò facendo un passo indietro.

Mi guardò per un ultima volta e si girò camminando verso l'uscita.

Sapevo di averla persa.

Stavolta lo era per davvero.

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JANE

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