Jane...Jane Fox

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JANE

Dopo tanto lavoro passarono circa tre ore e presi il telefono e chiamai Richard.

"Dove sei?" chiesi indaffarata mentre chiusi le ultime cartelle.
"Sono in macchina, mi avvio a casa tua."

Attaccai la chiamata, mi alzai mettendomi il cappotto e presi la borsa.

Nel frattempo entrò Logan nel mio ufficio con dei documenti tra le mani.

"Mh ultimamente vai via sempre in anticipo." disse con tono sospetto.

"Cosa ti serve?" dissi seccata.

"Dobbiamo discutere di questi documenti di un impiegato che non mi convince." rispose lui poggiandoli sulla mia scrivania.

"Quando torno darò uno sguardo." dissi uscendo dall'ufficio.

"Dove vai?"
"A casa." risposi entrando nell'ascensore.

Scesi giù, entrai in macchina evitando i paparazzi e accelerai.
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                                 LOGAN

Scesi dopo di lei per non destare sospetti ed entrai velocemente nella mia Bentley, persi di vista la sua macchina e continuai a guidare verso casa sua.

Mi stava nascondendo qualcosa, probabilmente non avevo il diritto di sapere dettagli della sua vita privata ma quella donna mi apparteneva, lo sapevo e ne ero certo.

Mi accesi una sigaretta e arrivai davanti al suo cancello, vidi la sua macchina parcheggiata accanto ad un audi mai vista prima d'ora.

Le guardie mi aprirono e parcheggiai.
Scesi dalla macchina e mi avvicinai alla porta d'ingresso e dalla vetrata accanto feci segno alla domestica di aprirmi.

"Lei è?" disse la domestica aprendo la porta.

Vidi nel salone che non c'era nessuno: "Sono il socio di Jane, provi a dire qualcosa della mia presenza e stia sicura che la faccio licenziare." dissi minacciandola con tono arrogante e duro.

Mi lasciò entrare e mi addentrai nella casa.

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                                  JANE

Ero nella sala da pranzo con Richard.

Quell'uomo era così affascinante ma non mi importava in quel momento.

"Cosa devo fare?" disse lui guardandomi mentre si accendeva una sigaretta.

Lui era seduto mentre io ero poggiata al tavolo accanto a lui.

"Devi trovare tuo fratello, immediatamente." gli dissi guardandolo dritto negli occhi.

"Attenzione, la Fox che rivuole suo marito." disse con fare spiritoso

"Richard dannato Richard non lo sento e vedo da  giorni, fai qualcosa."

Si alzò e mise le sue mani accanto alle mie natiche appoggiate al tavolo stando difronte a me piuttosto vicino.

"Non cercherò tuo marito, Fox." disse guardandomi dalla testa ai piedi per poi soffermarsi sui miei occhi.

Quella vicinanza era pericolosa, non per me ma per lui, avrei potuto commettere qualcosa di cui mi sarei pentita amaramente.

"Quanto vuoi?"

"Molto ma molto più dell'altra volta." rispose lui sporgendosi di più verso di me.