DOPO 8 MESI
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Ero nel mio ufficio a svolgere le prime pratiche del giorno, ero temuta ma allo stesso tempo venerata da tutti.Ero sui giornali, mi telefonavano per interviste, mi chiamavano per scoop esclusivi sulla mia vita privata, mi ritrovavo i paparazzi fuori dal cancello della mia villa.
La mia vita era cambiata e non mi dispiaceva.Logan entrò nel mio ufficio, come al solito non bussando.
"Quante volte devo ripetertelo di chiudere quella dannata porta?!" gli dissi squadrandolo dalla testa ai piedi.
"Quante volte vuoi." mi disse mentre si toglieva gli occhiali da sole.
Si sedette di fronte alla mia scrivania mettendosi comodo, non era mai successo.
"Hai licenziato in 8 mesi 45 assistenti, non è una cosa normale."
"Se ho licenziato 45 incapaci un motivo ci sarà." risposi seccata non guardandolo nemmeno negli occhi e continuando a leggere fogli su fogli.
"Guarda caso erano tutti maschi." disse lui con un tono infastidito.
Feci un sorriso arrogante sapendo dove volesse andare a parare: "non sono affari tuoi, esci e buon lavoro."
"Non vado da nessuna parte, Fox." disse accendendosi una sigaretta.
Alzai lo sguardo fisso che avevo sui fogli e lo guardai con aria glaciale: "ho detto fuori."
"Questo tuo modo di fissare, il tuo sguardo, intimorisce sicuramente tutti, ma non me."
Mi misi a ridere per quanto fosse così scontato e mi alzai avvicinandomi in fondo alla stanza per prendere delle cartelle dalla libreria.
"Perché li hai assunti tutti maschi."
Presi la cartella e la poggiai sbattendola sulla scrivania: "Credi che non abbia una vita sessuale attiva?"Mi avvicinai alla sedia sulla quale era seduto e gli sfilai la sigaretta dalle dita portandola alle mie labbra sotto i suoi occhi.
"Non mi importa della tua vita sessuale."
"Ne sei sicuro?" risposi provocandolo.Si risistemò sulla sedia e mi guardò: "Non sicuro, ne sono certo."
"Bene ora fuori." gli dissi con aria superficiale spegnendo la sigaretta nel posacenere sulla scrivania.
Lui uscì dal mio ufficio e poco dopo feci lo stesso.
Avevamo una riunione e iniziai ad andare nella sala riunione che era due corridoi lontani rispetto al mio ufficio.Mentre camminai sentii Logan che mi stava raggiungendo e parlava al telefono: "Passerò stasera, strada 1425 alle 22."
Entrai nella sala e c'erano alcuni direttori dei piani inferiori e i loro associati.
Mi guardarono salutandomi e io mi sedetti senza degnarli di un saluto.
"Iniziamo, il primo a sinistra." dissi saltando i convenevoli.
"Signora Fox, vorremmo realizzare, se lei e il Signor Logan accettate, un progetto per collaborare con alcune aziende fuor-"
Lo interruppi subito: "Siamo un impero, niente collaborazioni, il prossimo, tu." indicai un altro direttore che iniziò a propormi altro.
Uscii da quella sala dopo aver accettato solo una proposta su cinque o sei.
Mentre raggiungevo il mio ufficio mi arrivò un sms da mio zio che diceva: "accendi la tv nel tuo ufficio."
Entrai velocemente chiudendo la porta con Logan dietro che mi guardava stranito e accesi la televisione.
Entrò anche Logan dopo di me.
Il telegiornale ufficiale nazionale: "Oramai la vera star nazionale è una: Jane Fox, nuovo capo della famosa azienda Fox. Grazie a lei in questi otto mesi l'azienda è cresciuta esponenzialmente, è l'azienda più ricca a livello nazionale, e secondo il parere mediatico, e a breve si espanderà sempre più."
Mi sedetti ascoltando con attenzione: "Parlano tutti di questa donna misteriosa, sexy e potente.
Ma chi è Jane Fox? Beh non lo sapremo mai, o forse, perché è estremamente riservata."Il servizio terminò e spensi la televisione.
Mi girai verso Logan che fece un fischio ironico: "Ma complimenti."
"Oh povero..ti senti escluso?" dissi con tono tagliente e a tratti ironico.
"Jane Fox si alzi."
Mi alzai passandomi una mano tra i capelli, vidi lui avvicinarsi a me e guardarmi con uno sguardo diverso: "John...John Gardner, Colin Jackland, devo continuare?"
"Vuoi darmi della puttana?" lo guardai impassibile.
"Non ne ho bisogno, te lo sei appena detto da sola." mi fece l'occhiolino ed uscì dall'ufficio.
Che uomo strano.
Mi sedetti e continuai il lavoro.
Erano le 21, il palazzo era vuoto tranne me e forse Logan.Squillò il telefono, era Jacqueline e misi in vivavoce: "Signora Jane Fox, come sta?"
Proprio in quel momento entrò Logan e Jane fece segno di uscire ma lui non lo fece.
"Molto bene Jacqueline.""Senti mamma, papà è ubriaco, qui c'è una festa e un casino di donne."
Mi alzai di scatto: "A casa mia?!"
"Si, devi venire adesso, è pieno di donne, musica, alcool e altri tipi strani."Attaccai nervosamente e chiamai una della mie guardie con Logan che ascoltava tutto guardando ogni mio singolo movimento appoggiato alla porta.
"Klaus dove sei!"
"Signora Fox sono fuori nel viale.""Falli uscire tutti, quel cazzo di festino o giuro che ti ammazzo con le mie mani!"
Attaccai e presi la borsa."Vengo con te." disse Logan
"Non ti permettere." risposi ignorandolo e andando verso l'ascensore.Non entrò per un pelo, mi prese dal braccio tirandomi verso di lui e con quel tono duro e rude disse: "Ho detto che vengo con te."
Lo presi dal collo sbattendolo alla parete dell'ascensore: "Non devi toccarmi."
Mi guardò: "Che donna esagerata."Uscii dall'ascensore e le guardie ci aprirono la porta principale, quella sera per fortuna non c'erano fotografi all'uscita.
Entrai nella mia auto e lo fece anche Logan.
"Esci." mi girai e lo guardai
"Parti." disse lui
"Ho detto scendi.""Vogliamo ripetere le stesse cose per tutta la serata o vuoi mettere in moto questa cazzo di macchina?"
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Jane...Jane Fox
RomanceJane, Jane Fox. Da professoressa a ereditiera, una vita fatta di scoperte, di amori, di violenza e sesso sfrenato. La sua storia vi attende. 🔞 ⚠️ASSOLUTAMENTE VIETATA LA COPIATURA DI IMMAGINI O DETTAGLI INERENTI ALLA STORIA.⚠️