Jane, Jane Fox. Da professoressa a ereditiera, una vita fatta di scoperte, di amori, di violenza e sesso sfrenato. La sua storia vi attende.
🔞
⚠️ASSOLUTAMENTE VIETATA LA COPIATURA DI IMMAGINI O DETTAGLI INERENTI ALLA STORIA.⚠️
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Eravamo nell'immenso giardino della nostra nuova Villa insieme, erano stati mesi intensi, ero rimasta sola. Sola con l'alcool e la droga.
Ne erano uscita però grazie a lui, mi aveva salvata un uomo: Ryan. Era un uomo meraviglioso. Non pensavo che avrei potuto innamorarmi così in fretta, così follemente, e invece sì.
Mancavano meno di 6 mesi e avremmo potuto conoscere l'esserino che era dentro di me da poco più di tre mesi. Sì, ero incinta e la mia panciotta iniziava a vedersi molto.
Non vedevo l'ora di stringere il frutto del nostro amore tra le mie braccia, non aspettavo altro. Stasera saremmo andati al Fox's per annunciarlo al nonno. In questi ultimi mesi io e lui avevamo stretto un ottimo rapporto.
E avrei invitato anche Colin, ci tenevamo sempre in contatto, ogni giorno, ma lui ancora non sapeva nulla e dato che frequentava spesso quel locale li avevo avvisati, a lui e al nonno di non prendere impegni.
"Ryan mi stai facendo stancare!" dissi esausta. "Tesoro so che sei incinta ma così esageri."disse ridendo. Ci prendemmo per mano e rientrammo in casa. Ryan era un uomo molto stabile economicamente, io invece prendevo i soldi che mi mandava quella strega di mia madre.
Sì, ogni mese mi mandava una bella cifra di soldi, almeno una cosa buona la faceva. Quello che mi ero promessa quando quel test di gravidanza era davanti a me, è che non sarei mai diventata come lei. Il mio bambino sarebbe stato felice.
Sapevo che lei ogni sera era al Fox's, me l'aveva detto il nonno. Non mi importava in ogni caso, volevo solo annunciare questa bella notizia a chi sapevo che voleva solo il mio bene.
Passammo il pomeriggio accoccolati sul divano a vederci dei reality sulla TV, Ryan ne andava pazzo. Spostai lo sguardo sull'orologio e vidi la lancetta segnare le 20.
"Cazzo!" dissi alzandomi in piedi e svegliando di botto il povero Ryan. "È tardi forza, prepariamoci."dissi ancora.
"Sai sarebbe stato più gradito il risveglio con un bacio." disse lui ancora mezzo addormentato.
Alzai con gli occhi al cielo ridendo e andai verso la mia cabina armadio, scelsi un vestito semplice nero lungo, un décolleté basso e una borsa sbrilluccicosa.
Dopo più di un ora eravamo finalmente pronti, ci mettemmo in auto e Ryan accelerò. Amavo fissarlo mentre guidava, era così sicuro di sé. La sua storia era simile alla mia.
Brutto rapporto con la madre e padre deceduto e mandava avanti l'azienda di famiglia da solo. Era forse questo che ci legava, questo passato burrascoso e difficile per entrambi.
"Sei agitata di vederla?" mi chiese. "Chi?" domandai anche se sospettavo la risposta. "Sai bene chi, tua madre." disse.
Mi girai e guardai la strada dinanzi a noi: "Ovviamente spero di non vederla, se così sarà dubito che si avvicinerà ma mai dire mai, è imprevedibile quella donna."
Arrivammo e Ryan parcheggiò consegnando le chiavi all'autista. Scesi dalla macchina e mi guardai attorno osservando le auto presenti. C'era una Lamborghini alta che mi ricordava quella di mio padre ma non ne ero certa.
Ryan poggiò una mano sul mio ventre e ci baciammo come a farci forza l'uno con l'altro. "Rilassati." mi disse rassicurandomi. Annuii e gli sorrisi.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Attraversammo la strada insieme, i paparazzi iniziarono a inondarci circondandoci ma riuscimmo ad entrare all'interno del Fox's in tempo. Amavo l'atmosfera che c'era.
L'emozione e l'ansia iniziarono a impadronirsi di me quando li vidi entrambi seduti ad un tavolo non molto distante dal bancone del bar.
Io e Ryan ci scambiammo uno sguardo d'intesa e ci sedemmo vicini con loro due di fronte. "Buonasera gioiello!" disse il nonno. "Buonasera bellissima." disse Colin sorridendomi. Ricambiai sorridendo e dissi: "Lui è Ryan, sapete ormai che convivo ma è ora di conoscerlo."
Ryan strinse la mano ad entrambi con sicurezza e vidi la faccia del nonno, era soddisfatto. Probabilmente gli piaceva come ragazzo accanto a me, mentre sul viso di Colin non riuscivo a percepire cosa stesse provando in quel momento.
"Cosa prendete da bere?" ci chiese Colin. "Per me champagne." disse Ryan. Colin si girò verso di me attendendo una risposta.
"Io non bevo stasera." dissi vaga. Colin si mise a ridere sorpreso e comunicò al cameriere di portare dello champagne.
"Allora Jacqueline..." disse il nonno per poi continuare: "Perché volevi vederci così impazientemente?" chiese fissandomi.
Io e Ryan ci prendemmo per mano e strinsi la sua mano quasi procurandogli dolore. "Io devo dirvi una cosa, dobbiamo dirvi." dissi cercando di mantenere un tono stabile.
"Ho sempre desiderato, sin da piccolina, una famiglia con un uomo speciale che è qui al mio fianco. Mi tratta come una regina e non potrei desiderare altro." dissi mentre l'emozione mi assaliva e i miei occhi diventarono lucidi.
Colin allungò la sua mano e strinse la mia. "Sono incinta." dissi guardandoli. "Come sono felice per te mia bella nipotina!" disse il nonno alzandosi, mi alzai anch'io e ci abbracciammo a lungo emozionati.
Il nonno abbracciò anche Ryan. Vidi Colin alzarsi e raggiungermi, mise una mano sulla mia pancia, vedevo che aveva gli occhi lucidi ma sapeva nascondere bene quel lato.
Mi abbracciò e ricambiai con tutto l'amore che avevo, Colin era un uomo speciale ed ero felice fosse il mio vero padre, anche se mio padre, John, avrebbe avuto per sempre un posto dentro di me.
"Sono felicissimo per te." disse sussurrandomi. "Anche io." dissi asciugandomi una lacrima. Vidi Colin staccarsi da me e dare una pacca sulla spalla a Ryan per poi abbracciarlo: "Sta' attento Ryan!" disse ridendo e lui ricambiò.