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                                  RIVERA

Finii di sbattermi una delle mie puttane, mi alzai dal letto senza degnarla di uno sguardo e aprii la doccia nel mio bagno.

Feci scorrere l'acqua gelata sul mio corpo, pensai al suo viso, alle sue gambe, al suo bacino stretto e a quei capelli così sensuali.

Chiusi la manopola della doccia e allungai la mano afferrando l'accappatoio.

Uscii dal bagno e la puttana era finalmente andata via, mi tolsi l'accappatoio mettendomi i boxer, mi spostai verso il mio armadio.

Misi una camicia aderente nera, pantalone classico nero e un cappotto nero.
Spruzzai il mio profumo preferito, mi accesi una sigaretta ed uscii fuori in giardino.

Mi raggiunse una guardia a passo veloce: "C'è il Signor Fox in salone."

Lo fissai per un po' e rientrai in casa, percorsi i lunghi corridoi fino ad arrivare al salone.

Lo guardai e mi sedetti di fronte a lui.
"Avete due bei coglioni per entrare nel mio capannone." mi disse con tono serio.

Conoscevo Adrian da anni, sapevo quando non gli stava bene una cosa e quando succedeva me ne sbattevo i coglioni ma non avevamo mai avuto incomprensioni.

"Mh mi ci ha portato lei." risposi con fare superficiale.

"Era la prima volta che sparava a qualcuno?"
"Suppongo di sì ma aveva una mira troppo accurata e perfetta." risposi.

"Mh capisco..stasera ci sarà una festa al mio locale, il caro famoso Colin di New York aprirà un altro negozio in città e ha deciso di fare una festa da me." mi disse Adrian

"Mh Colin Jackland?" chiesi
"Proprio lui, lo conosci?" mi chiese Adrian.

"Si l'ho sentito, so che fa molti soldi."
"Ci sa fare." mi disse Adrian.

"Sai..." continuò: "So tutto di mia figlia, mi è sempre stato riferito tutto della sua vita privata e lavorativa e lei è stata parecchi anni con questo Colin Jackland."

Lo fissai e lui continuò: "Sono a conoscenza di uno dei segreti più grandi della vita di Jane."

"Mh addirittura." dissi accendendomi una sigaretta. "So da fonte certa, che è stato l'unico uomo che ha amato realmente nella sua vita."

Lo guardai ascoltando nei dettagli ogni singola parola, cazzo Jane che amava?

"Ci vediamo stasera Rivera." mi disse Adrian alzandosi ed andando via.

Presi il telefono dalla tasca del cappotto e chiamai Jane che dopo tre o quattro squilli si degnò di rispondermi: "Sono pronta." disse e attaccò.

Uscii di casa ed entrai nella mia Lamborghini dorata più costosa, misi in moto e accelerai pericolosamente. In cinque minuti raggiunsi la sua Villa che in fin dei conti era poco distante dalla mia.

Parcheggiai difronte al suo cancello e rimasi in macchina ad aspettarla.

Mi accesi una sigaretta e ripensai alle parole di Adrian, mi rimbombavano nella testa.

Mi girai verso il cancello e la vidi uscire fuori, la guardai dalla testa ai piedi, indossava del tacchi a spillo molto alti neri lucidi, gambe nude, un vestitino nero attillato corto e un cappotto di pelle nero da sopra.

Distolsi lo sguardo finché non entrò in auto: "Buonasera." dissi accelerando.
"Buonasera." rispose lei rubandomi la sigaretta che avevo tra le labbra.

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                                    JANE

Jane...Jane FoxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora