Il Verdetto

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[29 maggio 2017, lunedì]

Percy entrò in aula con passo deciso sforzandosi di mascherare il nervosismo.

Nico lo precedeva disinvolto, calmo al suo solito.

Presero posto, mentre il resto dei presenti nel tribunale borbottava in trepidante attesa.

Ascoriati lanciava occhiate spavalde in giro, più tronfio che mai, pregustando già la propria scontata vittoria.

Entrò la giuria. Infine Casena in veste di giudice: <<La giuria ha raggiunto un verdetto?>> chiese senza troppi preamboli.

<<Sì, Vostro onore.>> confermò il portavoce.

<<Ebbene?>>

Ci fu un istante di assoluto silenzio, come se l'intero tribunale stesse trattenendo il respiro. Poi il portavoce parlò: <<Per l'accusa di stupro di minore, l'imputato è giudicato... Non colpevole.>>

In tribunale esplose, tra soddisfatti e delusi. Percy sospirò a lungo, lasciando andare settimane di tensione. Leo, Hazel e Frank non riuscirono a trattenere esclamazioni di esultanza. Anche Annabeth e Reyna sospirarono socchiudendo gli occhi. Nico restò impassibile. Forse forse increspò appena un angolo delle labbra in un mezzo sorriso, ma nessun'anima viva può confermarlo. Ascoriati tuonò disappunto.

<<Per l'accusa di circonvenzione di minore, l'imputato è giudicato... Non colpevole.>>

Il caos proseguì. Percy già festeggiava lanciando sorrisi e occhiate complici ad amici e sostenitori.

<<Per l'accusa di abuso d'ufficio l'imputato è giudicato... Colpevole.>>

Per un momento tornò a regnare il silenzio, mentre i sostenitori di Percy restavano sbigottiti. Lui stesso si accigliò, ma era così felice di essere stato giudicato innocente per gli altri due capi d'accusa, a cui teneva decisamente di più, che dopo un paio di secondi tornò piuttosto sereno e sorridente, fino a quando il giudice non richiese nuovamente l'attenzione: <<Per la colpevolezza di abuso di ufficio, la corte proclama che Perseus Jackson non potrà più essere il responsabile dell'addestramento della Legione. Non si può tuttavia evitare che il Console abbia imperio sulla Legione durante le azioni militari ufficiali in stato d'allarme.>>

Registrata quell'informazione con macchinosa fatica, il sorriso sul volto di Percy si spense e fece per reclamare <<Un momento... ma che...?!>>

Nico lo trattenne posandogli una mano sulla spalla, con grazia, ma in un modo persuasivo <<Sshh. Va bene così. Ci lavoreremo. Non tiriamo la corda!>>

Poco convinto, il ragazzo corrucciato tacque. L'amico gli fece cenno di alzarsi e andarsene prima di attirare troppo l'attenzione senza attendere che gli animi in tribunale si scaldassero eccessivamente.

Leo e Annabeth li seguirono subito; anche Reyna, Frank ed Hazel, pur sempre in vesti ufficiali, fecero lo stesso, e uscirono tutti insieme, come scortando l'amico, finalmente libero da ignobili accuse.

Appena fuori, la folla lo accolse esultando, tranne alcuni oppositori che non persero occasione di insultarlo comunque, e proprio in quel frangente Reyna, Annabeth, Nico e Leo alzarono le antenne in caso qualche malintenzionato avesse provato a fargli del male. Anche Frank ed Hazel si adoperarono per tenere a bada la calca.

In effetti, qualcuno lo assalì davvero... Dopo un iniziale allarmismo, gli amici lasciarono fare.

Percy si ritrovò avvolto in un abbraccio stritolatore, e subito dopo fu baciato con passione. Per un attimo ebbe l'impulso di bloccare Dorothea, timoroso e imbarazzato. Poi, si ricordò che ora tutti sapevano, e accettò quel plateale gesto d'affetto. Anche se... gli sembrava comunque strano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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