Un Regalo per la Festa dei Morti

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Venerdì 31 ottobre 2014

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Il 31 ottobre 2014, Annabeth si svegliò cupa e irrequieta, e così rimase tutto il giorno. 

Percy aveva proposto di uscire per andare a qualche festa, anche a San Francisco magari, ma lei non era interessata, e disse di voler rimanere a casa per completare un progetto richiestole dalla Dictatrix. Percy trovò strano che lei si prodigasse per completare una richiesta di Reyna, ma non commentò onde evitare di litigare di nuovo.

<<Bene. Allora... se non ti va di uscire, potremmo restare a casa e distribuire i dolci ai bambini che faranno "dolcetto o scherzetto". Vado a comprarne un po'.. Che dici?>>.

Annabeth annuì e lo lasciò fare, del tutto disinteressata, e si mise a lavorare al suo progetto.

La sera, Percy si travestì da zombie messicano, con la faccia pitturata, i baffi finti, e un grande sombrero. Frank ed Hazel lo trovarono geniale! Invitarono gli amici ad uscire per andare nel Forum.

Ma Annabeth non dava segno di volersi alzare dalla propria scrivania, e Percy decise di restare a farle compagnia.

Verso le 7 di sera, iniziarono ad arrivare i bambini per fare il classico giro delle case, e Percy iniziò ad andare su di giri e a farsi fare anche degli scherzetti prima di dispensare dolci, irritando non poco Annabeth, che, al contrario, avrebbe desiderato pace e tranquillità.

All'ennesimo suono del campanello, la ragazza sbuffò <<Di immortales, sarà così tutta la sera?! Avresti potuto uscire con Frank e Hazel piuttosto!>>

Lui le lanciò un'occhiataccia, senza sortire l'effetto sperato per via dei baffi, e aprì comunque la porta.

<<Dolcetto o scherzetto?>> disse con voce suadente Nico facendo capolino.

<<Oh oh, per te solo dolcetto, tesoro!>> disse scherzando al suo migliore amico accarezzandogli il petto e facendogli l'occhiolino.

Nico, forse un po' imbarazzato per quell'approccio eccentrico, entrò ridacchiando e commentando il travestimento di Percy, che invece non capì da cosa era travestito lui <<Non sei vestito da niente! Sei come sempre! E fin troppo elegante, per i miei gusti...>>

<<Vuoi scherzare? Sono vestito da serial killer. Si confondono nella massa...>> spiegò con semplicità il figlio di Ade.

Percy rimase conturbato e non seppe come commentare, e si limitò ad un <<Ohhh, certo.>>

<<Ciao Annabeth... Come stai?>> chiese Nico premuroso.

<<Oh Nico, sei tu... Ciao... Scusami ero concentrata...>> si alzò finalmente dalla scrivania e abbracciò l'amico di malavoglia.

Il ragazzo notò il clima teso, ma cercò di non darlo a vedere <<Beh non venite a fare un giro in centro? Devo vedermi con Hazel e Frank, e penso che arriverà anche Leo con Calypso, in teoria... Lui impazzirà per il tuo costume, Percy!>>

Annabeth strinse le labbra i una smorfia infastidita <<Io vorrei finire il mio progetto, se non butto giù le mie idee ora, me le dimenticherò... Ma portati pure Percy, non fa che disturbarmi...>> disse con tono seccato e sventolando una mano.

Percy si guardò le proprie scarpe, come se fosse davvero colpevole di qualcosa di grave, e Nico provò molta pena per l'amico che si lasciava trattare in quel modo.

<<Ok. Allora, se non lo vuoi, me lo prendo io...>> fece l'occhiolino e prese il ragazzo finto messicano a braccetto, pronto a trascinarlo fuori di casa.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora