Ehilà! Mi aspetto una marea di commenti per questo mega capitolo, mi raccomando!!! Grazie e alla prossima, carissimi lettori!
[sabato mattina, 25 giugno 2016]
Quando Reyna aprì gli occhi, si trovò di fronte un bel viso rilassato, leggermente abbronzato, incorniciato da delicati boccoli biondi illuminati dalle prime luci del sole sbucati attraverso le tende, e con le labbra leggermente aperte.
Senza aspettarselo, la semidea sorrise, e si sentì stranamente serena. Negli ultimi giorni, la vita era sembrata più semplice, con Annabeth al suo fianco.
Aveva finalmente qualcuno che la capisse, che la sostenesse. Per un attimo, sperò che quella fase della sua vita potesse durare di più... chissà, magari poteva lavorare con lei a lungo termine, costruire la società che si erano immaginate, realizzare grandi progetti, cambiare il corso della storia in meglio... Loro due, due donne forti, dotate e capaci.
Poi, si rese conto che questo desiderio presupponeva anche altro: Percy non doveva esistere, o sarebbe sempre stato d'intralcio, in qualche modo. Motivo di contrasto, ed eroe prediletto da tutti gli altri, tanto da oscurare chiunque.
Si sentì tremendamente in colpa, come se la sua fugace fantasia potesse condannare Percy a morte certa. Quindi, si alzò piano dal letto per non svegliare l'amica, e sgattaiolò nella camera del ragazzo per assicurarsi che stesse bene.
Nella camera regnava un silenzio surreale, spezzato solo dal rumore ritmico del respiratore artificiale, e da qualche brontolio proveniente da una poltrona del salotto, su cui qualcuno dormiva pesantemente: quella notte, era toccato al figlio di Efesto fare la veglia.
Il figlio di Poseidone, invece, era fermo immobile nella sua posizione da quando aveva perso i sensi, e non si era più svegliato.
Era ancora pallido, emaciato, e il tono muscolare era calato drasticamente.
La cura antibiotica aveva sortito gli effetti sperati, e la polmonite era stata quasi del tutto debellata. Quando la saturazione era tornata ad un livello accettabile, lo avevano staccato dall'ECMO, e, grazie al supporto di Reyna, anche gli altri organi che erano stati a rischio sepsi avevano ripreso a lavorare quasi a pieno regime.
Da un punto di vista medico, era un paziente ancora malato, ma in fase di guarigione con una buona prognosi.
Eppure, Percy era ancora in coma. Avevano provato ad estubarlo dal respiratore, ma aveva collassato ogni volta.
Gli esami non avevano dimostrato danni permanenti che potessero spiegare il perché avesse ancora bisogno dei supporti vitali artificiali.
Era come se, semplicemente, il suo corpo non volesse funzionare.
La ragazza sospirò, e con cautela si arrampicò su un lato del letto per coricarsi di fianco al compagno. Si accoccolò, poggiando il mento nell'incavo del suo collo, e, come aveva fatto più volte in quei giorni, gli trasmise un po' della propria forza.
Sentì subito il battito del ragazzo più forte, e le sembrò anche che la mano che gli stringeva diventasse più calda e colorita. Sperò di essere davvero utile, per lui, e in pochi minuti si addormentò.
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanficPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...