Una Calda Notte d'Estate

748 85 168
                                    

Percy saltò giù da Blackjack mentre questo era ancora a 3 metri dal suolo, e corse al cottage con fretta, bussando alla porta vigorosamente <<Calypso! Sono io, apri!!>>

Da dietro la porta, una voce assonnata rispose seccata <<Ma certo, chi può buttarmi giù dal letto a quest'ora, come sempre?! Non mi interessa se è il tuo compleanno! Non meriteresti che ti apra, maleducato!>> lo canzonò in tono scherzoso.

<<Dai su, sbrigati!>> insistette in tono urgente lui.

Calypso, in vestaglia da notte, arrivò ad aprire dopo qualche secondo, e Percy entrò in casa come una furia.

<<Ehi... neanche un bacio!? Che succede!?>> chiese esterrefatta.

Ma il ragazzo non si fermò e andò diretto alla camera da letto <<Presto, prendi la tua roba, devo portarti via da qui!>> esclamò serio.

La ragazza si accigliò e incrociò le braccia <<No se non mi dici che cosa sta succedendo, per gli Inferi!>>

Percy, che non avrebbe voluto turbarla, strinse gli occhi e sospirò, poi la guardò con espressione contrita <<Leo sa dove vivi. E sa di noi. E sta venendo qui.>> spiegò in tono pratico e senza giri di parole.

Le braccia della ragazza si sciolsero dall'intreccio e le caddero lungo i fianchi, mentre un'espressione sconvolta le conquistava il viso <<Cosa...? Ma... co-come?>>

<<Il come non lo so, ma dato che non aveva preso affatto bene la vostra rottura, al contrario di quel che voleva far credere, e aggiungendo il fatto che a quanto pare vi siete lasciati a causa mia in pratica...>> e lanciò un'occhiataccia alla fidanzata, che distolse lo sguardo colpevole, <<... direi che non è il caso che ci trovi qui, insieme, non credi?! Dai su, veloce! Abbiamo del vantaggio perché sono con Blackjack!>>

La ragazza rimase immobile, pietrificata da quella rivelazione, mentre Percy iniziava ad accatastare i suoi vestiti in una valigia. Dopo un paio di minuti, si rese conto che la fidanzata non stava collaborando <<CALYPSO!? VUOI DARTI UNA MOSSA!?>>

Lei trasalì, come tornando alla realtà solo in quel momento, e iniziò ad imitare il ragazzo.

Mentre impacchettavano le sue cose alla bell'e meglio in un paio di valigie, la ragazza mormorò <<Mi-mi dispiace... Avrei dovuto dirti come era finita tra noi... com'era davvero la situazione...>>

<<Sì, direi proprio di sì. Avresti dovuto dirmi molte cose, come il fatto che ti abbia ferita fisicamente, oltre al fatto che sia ancora geloso da morire di me. Un po' tardi ora, no?>> esclamò con un sarcasmo pungente, tanto che gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.

<<Mi dispiace. Io volevo solo stare bene e andare oltre. Temevo avresti avuto paura sapendo la verità... e che non ti saresti nemmeno avvicinato...>>

Percy tornò serio <<Paura? Io? No, io non ho paura... Ma ammetto che non ti avrei mai neanche sfiorata sapendo come stavano davvero le cose, sapendo quanto Leo ci stesse profondamente male. Dovevi essere onesta con me, se davvero ci tenevi, e lasciarmi il modo di scegliere conoscendo tutti i dettagli. Così è solo un casino!>> la rimproverò.

La ragazza iniziò a singhiozzare, e Percy sospirò. La avvicinò al proprio petto, l'abbracciò, e le diede un bacio sui capelli <<Dai, tranquilla. Sistemeremo tutto. Ma non stasera, ci serve tempo, e Leo deve essere lucido e sbollire. Ora che ha appena scoperto la verità sarà infuriato, come minimo.>>

La ragazza annuì e si asciugò le lacrime con un polso <<Potremmo parlargli anche ora, io non ho paura di lui...>>

<<Stai scherzando!? Ti ha scottata!>> esclamò Percy incredulo.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora