Come promesso, 2 capitoli in un colpo solo! Non vi siete persi quello precedente pubblicato poco fa, vero!?
Come sempre, se vi piace la storia, un like è tutto ciò che chiedo... e magari qualche commento sparso in giro nei punti che preferite!
Ciao a tutti!!
Percy si alzò dal tavolo e tornò verso il bancone, nel suo solito angolo. La cameriera che gli aveva offerto l'hamburger gli si parò davanti giuliva <<Ehi Straniero! Spero tu abbia gradito il pranzo... Sembravi proprio affamato!>>
<<Sì, grazie mille.>> rispose lui in tono neutro senza quasi guardarla, mentre prendeva posto sullo sgabello.
<<Oh prego. Sembra anche che tu abbia bisogno di un posto dove dormire... Potrei ospitarti... E magari troverai qualche modo in cui sdebitarti...>> propose lei ammiccante a bassa voce.
Percy finalmente si voltò a guardarla, sospirando. La osservò qualche secondo, poi prese il proprio portafoglio dalla tasca dei pantaloni per estrarre qualche banconota, e spazientito disse <<Senti, non so se qui rimorchiate offrendo hamburger, ma se è questo il prezzo della tua offerta, preferisco pagare in contanti il mio pasto. Non farò sesso con te, né con nessun'altra di voi che mi ronzate intorno. Non sono qui per divertirmi, sono qui per lei.>> e fece un cenno con la testa verso Dorothea, che aveva ascoltato senza fiatare, ma con un mezzo sorriso soddisfatto sotto i baffi.
La cameriera, sconvolta, rimase a bocca aperta prima di riuscire a dire <<Cosa? Hope?!>> e guardò la ragazza con disprezzo, e poi di nuovo Percy, e sbuffò <<Ma certo, capito.>> e se ne andò stizzita.
Percy si voltò a guardare Dorothea, che si sforzava di fissare i bicchieri che stava asciugando, e le disse <<Senti, sicuramente mi sento in colpa per quel che ho fatto, come non potrei!? Mi sono comportato male. Stavamo combattendo, ma sono stato brutale. Ma non sono qui solo per questo... Tu sei un elemento importante per la Legione, ed è giusto che torni a Nuova Roma, a casa tua! E poi...>> si morse il labbro inferiore, temendo ciò che stava per dire, ma doveva farlo se voleva che la ragazza lo ascoltasse <<E poi mi manchi. Per quanto tu sia... fastidiosa e arrogante e... e... irriverente e indisciplinata... beh, mi piaceva averti nella Settima Coorte, e senza di te non è lo stesso.>> e tacque in attesa di un riscontro.
Ma la ragazza continuava a strofinare il panno sui bicchieri senza reagire. Percy si spazientì e gesticolando chiese <<Quindi!? Nemmeno mi rispondi!?>>
Dorothea sorrise <<Finalmente mostri qualche sentimento sotto quella corazza! Era tanto difficile!?>> lo rimproverò finalmente guardandolo.
Lui sorrise speranzoso <<Allora, tornerai a Nuova Roma con me?>>
Lei sorrise di rimando, e con tutto il candore del mondo rispose <<No.>> e ricominciò a lavorare.
Il sorriso scomparve dal volto di Percy, che rimase deluso e si rabbuiò.
<<Ma...>> aggiunse la ragazza <<... continua così, chissà... magari non mi convincerai, ma almeno sei più piacevole!>>
Percy sbuffò e alzò gli occhi al cielo, e cercò la pazienza di resistere in quel posto fino alla fine del turno successivo, ovvero le 2 di notte.
Unica nota positiva, le cameriere smisero di ronzargli intorno, ma questo significò anche non ricevere più omaggi da loro, e sembrarono anche diventare più acide con la povera Hope, ovvero la nostra Dorothea, sobbarcandola di lavoro e trattandola peggio del solito.
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...