Deroga

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premessa: questo capitolo è strano ed esplicito, e non dico altro! 😶


Primavera 2015

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In seguito a quella prima notte insieme, Reyna lo invitò nelle proprie stanze ogni sera per divertirsi insieme.

Dopo qualche giorno, Percy iniziò a sentirsi talmente a suo agio, che anche durante il giorno provava ad approcciare la ragazza con atteggiamenti piuttosto espansivi mentre pranzavano, o mentre lavoravano; ma Reyna, per quanto disponibile nei suoi confronti, scoraggiava alcuni comportamenti del ragazzo...

<<Ehi ehi, vacci piano... dai!>> gli disse dolcemente. Ormai andavano a letto insieme da due settimane, e il ragazzo, nonostante la notte già passata insieme, durante la colazione iniziò ad accarezzarla e a baciarle il collo, e stava provando ad arrivare alle sue labbra.

<<Tranquilla, voglio solo baciarti...>> le sussurrò lui.

Ed era proprio questo il problema. Reyna lo allontanò ponendogli un dito sulle labbra, sorridente ma decisa <<Eh no, così no, Percy! Sai che la nostra relazione è speciale, e ci sono delle regole...>>

<<Regole?>> chiese lui stupito.

<<Sì, regole. Tra di noi c'è solo sesso. Perciò, evitiamo certe smancerie totalmente inutili...>> esclamò quasi fossero cose ripugnanti, ed elencò <<Baci, abbracci, carezze... Coccole in generale... e superflui apprezzamenti...>>.

Percy la guardò, accigliato e confuso, e con sarcasmo chiese <<Quindi... spiegami... posso scoparti tutta notte, ma non posso baciarti!?>>

<<Beh, durante l'atto in sé tutto è concesso, in deroga diciamo...>>

<<Deroga!?>> chiese ancora più stupito.

<<Sì, Percy, ti concedo delle deroghe durante il sesso, o se si tratta di preliminari al sesso stesso... Se i tuoi baci e le tue carezze sono solo un invito ad altro, allora ben venga! Altrimenti... no.>> concluse in tono pratico.

Percy rimase a fissarla qualche secondo, perplesso, poi si strinse nelle spalle <<Ok. Come vuoi. Gioco tuo, regole tue, suppongo...>> e bevve un sorso di succo di frutta sospirando scocciato <<Allora, andiamo a lavorare?>>

<<Sì, sarà meglio andare...>> confermò lei contenta di non ricevere altre proteste riguardo a quei paletti.

Dopo aver concordato i termini della loro relazione, i due iniziarono a divertirsi insieme in ogni occasione, sopra le scrivanie o i divanetti di tutto il palazzo, ovunque si trovassero in quel momento, pur sempre attenti a non essere scoperti dalla servitù, ed era tutto così incredibilmente naturale e appagante, che Percy si sentì stupido per essersi fatto tutti quei problemi e non essersi lasciato andare prima.

Inoltre, il ragazzo era piacevolmente sorpreso del fatto che la sua cara collega e coinquilina Reyna, tanto era composta e seria in pubblico, quanto più era lussuriosa e disinibita nell'intimità sessuale.

Stavano imparando a conoscere i propri corpi e i propri gusti, e ogni giorno era meglio. La carica sessuale era tale che, talvolta, a Percy bastava vederla mordersi le labbra mentre era pensierosa, o vederla accavallare le gambe sulla sedia, per sentire l'impulso di unirsi a lei. E lei, non si tirava mai indietro, anzi, sembrava non aspettare altro.

 E lei, non si tirava mai indietro, anzi, sembrava non aspettare altro

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