Conseguenze

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Buonasera cari lettori! Non avrei mai potuto lasciarvi a bocca asciutta nel weekend, no? Ecco un nuovo capitolo! Vediamo qualche prospettiva diversa...
Spero vi piaccia, e come sempre ricordatevi un like e qualche commento per farmi felice!!
🥰


[lunedì 16 maggio 2016]

Dorothea sfrecciò via dalla stanza come una lepre. Spalancò d'impeto la porta di quell'edificio grigio e tetro, andando quasi a sbattere contro quel buffo ragazzo riccio con le mani robotiche e la parlantina facile, e corse al dormitorio della Settima Coorte.

Con la vista annebbiata dalle lacrime, iniziò a buttare i propri pochi averi alla rinfusa in una vecchia valigia di tela tutta rattoppata: qualche vestito casual, un paio di scarpe da ginnastica, una spazzola, un rossetto che aveva trovato abbandonato nel bagno di un bar, un vecchio walkman che faceva saltare l'unico disco che possedeva – la colonna sonora del Mago di Oz – e gli orecchini di perla di sua madre, che non indossava mai per paura di perderli durante qualche allenamento.

Provò a chiudere la cerniera con uno scatto di rabbia, ma questa si impigliò in un lembo di stoffa, e la ragazza, in preda allo sconforto, iniziò a strattonarla ancora più nevroticamente, singhiozzando e imprecando.

<<Dora... ma che diamine stai facendo!?>> Nadia, dopo aver visto l'amica scappare via dal campo di allenamento, aveva smesso di scaldarsi e l'aveva seguita, noncurante che di lì a poco ci sarebbe stata l'adunata.

Dorothea non rispose, e cercò di nascondere il viso arrossato <<Lasciami sola.>>

<<Certo che no! Perché stai raccogliendo le tue cose!?>> chiese avvicinandosi con insistenza.

<<Nadia, ti prego, vattene!>> sbottò infastidita.

Ma la ragazza non demorse, e andò a sedersi sul letto dell'amica, che se ne stava inginocchiata per terra vicino alla propria valigia. Rimase a fissarla per un minuto buono, in attesa di un segno di apertura.

Infine, Dorothea, tra i singulti, esclamò <<È uno stronzo!>>

<<Chi?>> chiese Nadia inarcando un sopracciglio, ma intuì subito la risposta.

<<Chi!? Percy Jackson! Il magnifico eroe! È solo uno stronzo... bugiardo... vigliacco!>>

<<Ma che è successo!?>> insistette.

Dorothea si passò il palmo della mano contro il naso per asciugarsi, si schiarì le idee, e parlò con la voce spezzata dal pianto <<Mi ha umiliata, e ingannata! Pensavo... pensavo fosse buono, e gentile... invece... invece... Lui... mi ha cacciato dalla Settima Coorte!>> mugugnò senza rivelare troppi dettagli.

La ragazza rimase a bocca aperta <<Nooo non può essere! Ma perché!? Hai partecipato alla caccia al Leviatano! Hai contribuito a salvare tutti!>>

La figlia di Spes scosse la testa e sputò con veleno <<A quanto pare non è sufficiente! Dice che se ho avuto la forza di volontà per qualificarmi al torneo e per combattere durante l'impresa, allora avrei dovuto anche avere ottimi risultati prima, durante le esercitazioni della Coorte... invece ero la peggiore, ed è convinto che non meriti di restare se non sono motivata ad impegnarmi ogni giorno...!>>

A quel punto la figlia di Voluptas, per quanto dispiaciuta per l'amica, distolse lo sguardo e si lasciò sfuggire una strana smorfia.

E Dorothea non se la perse <<Tu sei d'accordo!? Pensi abbia ragione!?>> esclamò offesa.

Nadia cercò di giustificarsi <<Beh, ecco... non... non mi piace il modo in cui ha agito, è davvero stronzo... però... ecco... forse... non ha tutti i torti. Insomma, ti voglio bene, lo sai, ma ti ho sempre detto che eri sul filo del rasoio! In molti sono stati mandati via, e si impegnavano molto più di te...>>

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora