Una Breccia

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Revisionato il 05/01/2021 a seguito di nuovi dettagli ne "Le Sfide di Apollo".

Se non volete spoiler, non leggete!!!


I due fidanzati aspettarono qualche secondo sotto le coperte, ascoltando quel suono intermittente e acuto. Una parte di loro sperava fosse solo un sogno. Ma non potevano ignorarlo, avevano dato la loro disponibilità per la difesa della città in caso di emergenza.

Si alzarono di scatto, i sensi semidivini già all'erta; si vestirono il più velocemente possibile e indossarono le loro nuove armature, che non avevano mai usato in battaglia: entrambi se le erano fatte modificare in modo che fossero un connubio tra quella romana e quella greca, per ottenere il meglio da entrambe le culture. Ora, avrebbero testato la loro efficacia per la prima volta.

Annabeth prese la propria spada d'osso, Percy si accertò di avere Anaklusmos in tasca, e si precipitarono al punto di raccolta del Campo Giove in groppa alla Sig.ra O'Leary.

Mentre si avvicinavano, videro sfrecciare sopra le loro teste Reyna a cavallo di Guido. Percy fischiò forte con due dita, e dopo 10 secondi come una cometa nera arrivò Blackjack, che planò piano di fianco a loro e li seguì.

I Pretori Hazel e Lavinia stavano già dando gli ordini ai Centurioni, che a loro volta avrebbero istruito i soldati presenti. Ora i ragazzi del Campo Giove erano talmente tanti che potevano dividersi in turni, quindi solo chi era in turno fu chiamato a raccolta, per il momento.

Frank era vicino ad Hazel, mentre lei aggiornava le coorti sugli ultimi sviluppi.

A quanto pareva, era stato registrato un attacco e un tentativo di invasione al margine sud-ovest del Campo. Alcuni ragazzi che erano di guardia avevano richiesto soccorsi urgenti.

<<Reyna, sappiamo di cosa si tratta?>> chiese Percy in tono urgente e deciso.

<<Sì... ma voglio vederlo coi miei occhi prima di dirlo ad alta voce. Mi segui?>>

<<Certo. Annabeth, Blackjack è più veloce e agile se porta un solo peso. Ci vediamo là!>> esclamò mentre saliva in groppa al suo stallone alato nero per prendere il volo.

<<Ok, arriverò con la Sig.ra O'Leary.>> confermò la ragazza.

Reyna e Percy volarono fino al confine nord-ovest da dove era arrivata la richiesta di aiuto.

Una volta in volo, già da 3 km di distanza, quello che videro li lasciò spiazzati, e capirono che la situazione era ben peggiore di quanto si aspettassero: una Hydra gigante aveva varcato i confini magici della vallata e si dirigeva verso il Piccolo Tevere.

Percy l'aveva già incontrata in passato ed era stata difficile da sconfiggere, c'erano riusciti solo con l'aiuto di cannoni della CSS Birmingham guidata da Clarisse; ma all'epoca, la bestia non era nemmeno minimante così grande e mostruosa.

Ora questo essere serpentesco era alto almeno 50 metri e lungo altrettanto se non di più. I ragazzi che avevano chiesto aiuto avevano provato ad ucciderla tagliandole le 9 teste, con il solo risultato che queste si erano moltiplicate, e ora si trovavano davanti un groviglio di almeno 50 teste, e continuavano ad aumentare perché i soldati non facevano altro che tagliarle per difendersi dagli attacchi, peggiorando la situazione.

<<Bisogna fermarli!! Non fanno che rafforzarla così!! E sono troppo vicini, rischiano grosso!>> esclamò Percy preoccupato.

In quel momento, vide alcune teste dell'Hydra collaborare e mirare ad una decina di soldati, e prepararsi a sputare loro addosso un getto di veleno.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora