Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)

Redenzione

Ebbene, ve lo avevo promesso, che avrei pubblicato 2 capitoli questo weekend... ed ecco qua! Sveglia fino alle 4 per mantenere la parola, in barba alla sveglia per andare a lavoro tra 4 ore!
Mi merito un sacco di like e di commenti, direi! 
Buona lettura!

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Il figlio di Efesto fischiò forte e chiamò Blackjack a gran voce. Il pegaso rispose alla chiamata e galoppò nitrendo verso il ragazzo.

<<Senti, lo so che non ti fai cavalcare da nessuno se non da Percy, ma oggi hai già fatto un'eccezione con quella ragazza, spero tu possa farla anche per me! Dobbiamo andare alla diga velocemente!>>

Lo stallone nero sembrò annuire e rendere la propria groppa più accessibile. Leo saltò su, e presero il volo come un razzo.

Una volta in aria, parlò nel walkie talkie <<Percy, vado io a vedere che succede, ho preso Blackjack.>>

<<Vengo anche io.>> rispose lui con tono che non ammetteva un no.

Eppure, Leo disse proprio no. Al che, il figlio di Poseidone ritrasmise <<Blackjack, passa a prendermi!>> e il pegaso virò di colpo e puntò alla casa di Annabeth, mentre Leo imprecava in spagnolo.

In un minuto atterrò nel giardino, e Percy era lì ad attenderli, senza più il cappello degli Yankees.

Appena toccato terra, i due iniziarono a bisticciare.

<<Eddai, Percy, restatene qui al sicuro!>>

<<Col cazzo. Non ci sono più mostri o nemici da cui doversi difendere, vengo a vedere che succede!>> disse avvicinandosi al pegaso per salire in groppa davanti a Leo.

Ma lui si oppose e lo spinse via con poco impegno <<Non mi saresti utile, non hai potere sull'acqua!>>

<<Non si sa mai, magari potrebbe riemergere...>> ribatté fingendosi positivo.

<<È comunque pericoloso per un essere umano mortale!>>

<<Senti, quella diga è lì a causa mia. Non me ne starò qui a rigirarmi i pollici, devo fare qualcosa!>> dichiarò in tono serio e irremovibile e guardandolo negli occhi, e ancora una volta si impuntò per salire.

Leo capì i sensi di colpa dell'amico, e seppur preoccupato smise di opporsi e gli cedette il posto davanti sbuffando.

<<Va bene, ma farai tutto quello che ti dirò io.>> aggiunse mentre decollavano verso il cielo che si stava schiarendo dalle nuvole di neve per lasciare posto ad una serena notte stellata.

Sorvolarono il cottage di Calypso, già parzialmente inondato, e planarono verso la diga nel giro di due minuti.

I 4 Legionari e l'ingegnere che avrebbero dovuto essere di guardia erano accorsi per contrastare Behemoth, quindi la diga era incustodita.

E ancora prima di atterrare, capirono che qualcosa non andava.

<<Guarda, ci sono delle onde che superano il piano di coronamento!>> disse Leo indicando l'acqua che a moti ondosi trasbordava dal punto più alto della diga, dove doveva trovarsi la strada pedonale creata per congiungere le due cime montuose.

<<Deve essere stato il terremoto... Potrebbe aver subito danni per questo?>>

Leo rifletté. Chiese a Blackjack di avvicinarsi ad alcuni punti specifici per ispezionarli, e poi dichiarò <<Non defluisce abbastanza acqua! Vedi, sembra bloccata! Dobbiamo aumentare la portata dello scarico e aprire anche lo scarico di fondo... sperando che non abbia subito già troppi danni strutturali per resistere... è già alla quota di coronamento...>> spiegò preoccupato iniziando a strologare tutte le varie opzioni.