Il Premio

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Dorothea osservò Percy, Leo, Reyna e i due Pretori uscire dal fortino seguiti dalla Settima in festa, mentre tutti gli altri erano ancora immobili a leccarsi le ferite e a vergognarsi. Nessuno ebbe il coraggio di alzare lo sguardo verso la ragazza, ancora troppo imbarazzati per ciò che era stato svelato, mentre altri erano invidiosi per il premio concessole.

Ma lei non voleva peggiorare la situazione <<Dai ragazzi, ai prossimi Ludi li stracceremo!>> esclamò con convinzione, e senza nemmeno accorgersene infuse in tutti un briciolo di speranza, e notò con piacere qualche volto aprirsi in un mezzo sorriso.

Si avviarono verso i propri dormitori per del meritato riposo, ma non la figlia di Spes.

Lei deviò dal percorso e si diresse nella zona centrale del campo, dove era stato allestito un banchetto ristoratore per i vincitori davanti al pub preferito dai legionari, il Tipsy Legionnaire.

Non badò alle occhiatacce dei curiosi che si chiedevano cosa ci facesse alla loro festa, e si diresse verso Markus con passo deciso.

Il ragazzo stava bevendo una pinta di birra in compagnia di Ryan e un altro paio di ragazzi. Si zittirono nel vederla arrivare, ma Markus non la degnò nemmeno di uno sguardo, continuando a sorseggiare.

<<Ehi... nessun rancore, vero?>> esordì Ryan con un cenno del capo.

Lei gli fece una smorfia, poi prese il discendente di Marte per un braccio facendogli rovesciare la birra, e lo trascinò via <<... Ma che cazzo, Dora!>> protestò lui mentre lo portava in una vietta laterale tra gli edifici, lontano da sguardi e orecchie indiscrete.

Di malo modo, lo spinse verso un muro e lo affrontò furiosa <<Come ti sei permesso!?>>

<<Ma di che diavolo parli?! Sei impazzita?!>> chiese lui confuso.

<<Hai mandato Ryan a farmi fuori!>> sbottò lei.

Lui rise di gusto, e spavaldo ammise <<Beh, sapevamo che avresti provato ad entrare e rubare la bandiera, non sei così furba come credi! Ora, se non ti dispiace, me ne torno a festeggiare la vittoria...>>

<<Pff! Vittoria? Sei solo un codardo! Se sapevi che sarei entrata, e tu eri a guardia della bandiera, sapevi anche che ci saremmo scontrati io e te! Avevi paura di perdere? E hai usato delle sfere trabocchetto per non combattere nemmeno!? Che eroe!>> lo punzecchiò per offenderlo.

Il ragazzo si fece serio e irrigidì la mascella <<Smettila. È solo strategia militare, era meglio non rischiare...>>

Ma, da quella strana reazione, Dorothea capì di aver ragione, e insistette <<Allora è così! Non volevi scontrarti con me! Ma non può essere perché hai paura di perdere... Perché...>> smise di parlare nel momento stesso in cui realizzò il vero motivo per cui il ragazzo avrebbe preferito evitare uno scontro diretto con lei. E si vergognò dei propri modi rudi nei suoi confronti.

Gli aveva già spezzato il cuore una volta, non poteva anche devastargli l'autostima <<Markus...>>

Lui continuava a sforzarsi di non guardarla in volto <<Senti... abbiamo vinto, questo è l'importante, no? Dai, devo tornare dagli altri...>>

<<No... non puoi comportarti così! Nonostante quello che è successo tra noi, se davvero mi rispetti, allora non puoi trattarmi diversamente da come tratteresti gli altri! Se ti rifiuti di batterti con me, mi offendi!>> spiegò lei in tono più dolce rispetto a pochi istanti prima.

Markus sbuffò, e si voltò a guardarla <<Ma non capisci? Non ci riesco, a battermi con te... Non voglio... farti del male...>> si avvicinò alla ragazza, e, in un gesto dolce, le spostò una ciocca di capelli dalla guancia, accarezzandola.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora