[ultimo paragrafo del precedente capitolo...]
Le due ragazze si scambiarono uno sguardo preoccupato, ma dovettero entrambe ammettere di essere troppo disfattiste. Quindi, Annabeth prese il proprio walkie talkie <<Hazel, preparati. Tra venti minuti si va in scena.>>
...
<<Ok, grazie.>>
Hazel rispose in automatico, gentile come al solito. Ma era nel panico. Si sentiva debole e per nulla in grado di sconfiggere un mostro del genere.
Era una semidea potente, certo, ma come poteva farcela da sola?
Mangiò un altro pezzetto di barretta al cioccolato e nettare, e sospirò per scaricare la vampata di caldo e l'ansia.
La porta dell'appartamento si aprì di colpo, facendola sussultare...
<<Hazel! Bao-bei! Come stai?!>> chiese Frank trafelato e raggiungendo la fidanzata.
Lei non gli rispose subito, ma rimase qualche istante ad occhi chiusi, concentrata. Lui si preoccupò, andò a sedersi sul letto vicino a lei, e la chiamò ancora dolcemente <<Bao-bei...>>
<<No! Bao-bei un bel niente! Se ti comporti ancora così, come prima...>> non finì la frase, ma sbuffò dalla frustrazione.
Frank deglutì, mentre i tonfi del mostro si facevano meno remoti, <<Mi dispiace... ero preoccupato per te...>> mugugnò.
<<Questo non ti dà il diritto di impartirmi ordini e trattarmi come una bambina! Ho compiuto vent'anni, ricordi!?>>
<<Oh no, io non mi permetterei mai... davvero! Volevo solo proteggerti...>>
<<Non è questo il modo!>> ribadì seria. Raramente si arrabbiava o alzava a tal punto la voce, e il figlio di Marte decisamente non sapeva come comportarsi. Cercò di rimpicciolirsi, con scarsi risultati...
<<Va bene. Perdonami.>> e si alzò per tornare dai soldati, <<Behemoth sarà in città entro 30 minuti, nonostante siamo riusciti a deviare la sua avanzata per avere più tempo...>> aggiunse serio.
<<Lo so. Annabeth mi ha chiamata. Tra qualche minuto vi raggiungo.>> disse atona.
Frank si preoccupò ancor di più, ma cercò di restare lucido e positivo <<Non ha scampo contro i tuoi poteri!>>
La ragazza fece una smorfia <<Vorrei ci fosse Percy... o Nico...>> ammise mestamente. Il fidanzato pensava la stessa cosa. Confidava nella forza della propria amata, ma sicuramente avrebbe preferito ci fosse un altro pezzo grosso al suo fianco per avere la certezza della vittoria e una garanzia di incolumità! E Percy già aveva sconfitto uno di quei mostri da solo, chi meglio di lui quindi!? Ma dove diavolo era finito!?
Per un momento, da Romano, trovò inappropriato che il Console di Nuova Roma fosse assente proprio quando la città era in un tale pericolo! Poi, si vergognò per quel pensiero così cinico verso l'amico.
Inspirò, <<Te la caverai benissimo anche da sola. Ora, riposa questi ultimi minuti e raccogli le forze.>> disse in tono solenne, e uscì per tornare sul campo di battaglia.
Appena fu uscito, Hazel si pentì di averlo trattato male e non averlo nemmeno salutato come si doveva. D'altronde, come semidei, non avrebbero dovuto sottovalutare un addio.
Appena in strada, Frank fu travolto dal pandemonio di gente in fuga. Quando era entrato in casa, la situazione era ancora sotto controllo, ma più Behemoth si avvicinava, meno facile era mantenere calma la popolazione.
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...