La Diga

403 40 31
                                    


[2 dicembre 2016, venerdì mattina]

Percy fece un bel respiro, e prese il coraggio di parlare con la collega:

<<Senti... avremo ospiti domani a cena, dopo l'inaugurazione della Diga...>>

La ragazza, colta alla sprovvista mentre si godeva un sorso di caffè, trangugiò velocemente per poter gracchiare <<Come? Chi? E Perché non ne so nulla?>>

Come temeva, Percy capì di averla irritata. Si aggiungeva all'innumerevole lista delle cose che le davano fastidio di lui in quegli ultimi mesi, dopotutto. Da pochissimo erano tornati a sopportarsi per il tempo necessario a passare insieme le colazioni, e ora rischiava già di rovinare di nuovo tutto con quell'affronto.

Si schiarì la voce <<Ecco. In ordine... il come non lo so, ho detto di sì senza volerlo davvero. Chi... beh, Piper, e alcuni suoi amici... di quella specie di setta... Illuminati o chicchessia... Sì, lo so, che due palle... non guardarmi così!>> si giustificò subito notando l'occhiataccia della ragazza, per poi concludere <<E non lo sapevi perché te lo sto dicendo ora, ecco.>>

<<Percy.>> esordì subito lei in tono di rimprovero <<Idea pessima. E avresti dovuto consultarti con me prima. Dovremo disdire.>> sancì poi senza nemmeno rifletterci troppo.

<<Disdire? Ma non possiamo... come Consoli, un impegno è un impegno!>>

<<Spiegarmi le cose in forma tautologica non cambierà ciò che penso... E lo so, faremo una pessima figura, ma non ho per niente voglia di ascoltare quei fanatici della supremazia semidivina... Sono degli esaltati, ritengono che i semidei come razza superiore dovrebbero governare sull'umanità anziché nascondersi. Un po' estremisti... Meglio non farsi vedere in loro compagnia.>> spiegò brevemente con disgusto e un gesto stizzito della mano mentre sceglieva un altro muffin.

Percy rifletté su quelle parole, provando un misto di sensazioni contrastanti a riguardo <<Beh, non sarebbe poi così male, non doversi più nascondere...>>

<<Seriamente? E come credi che reagiranno i comuni mortali? Si stima che tra semidei e discendenti diretti di semidei potremmo non essere nemmeno il 3 o il 4% degli umani... siamo una minoranza, e se sapessero di noi, ci vedrebbero come un pericolo e ci sterminerebbero. Semplice.>> dedusse con cipiglio saccente.

<<O magari... potrebbero iniziare a credere in un bene superiore e rinnovare la propria speranza in un cambiamento per il meglio... insomma, avere la conferma della presenza di un qualcosa di divino, non potrebbe rincuorare molti? E se potessimo operare apertamente, potremmo fare grandi cose per migliorare il mondo alla luce del sole!>> ipotizzò lui lasciandosi trasportare dalla fantasia.

Reyna avrebbe voluto ribattere nuovamente, ma trovò il sincero ottimismo di Percy troppo puro per demolirlo <<Chissà. Ma non credo che questi qui abbiano le tue buone intenzioni, vorranno solo il potere, e vorranno te come arma e vessillo, è ovvio.>> ipotizzò convinta.

<<Non è quello che vogliono tutti, da me!? Anche tu mi hai voluto come Console per questo, no!?>>

La ragazza si risentì per quella considerazione, nonostante Percy l'avesse detta con ironia. In effetti, quando aveva spinto per averlo come collega Console aveva calcolato molto anche il suo status di potente semidio, oltre che il suo buon cuore <<Non... non è proprio così... Eri la scelta migliore sotto molti aspetti.>> pigolò poi un po' in imbarazzo.

Il ragazzo capì di averla messa in difficoltà, quindi alleggerì l'atmosfera con un'altra battuta <<Comunque... se mi vogliono così tanto, allora è un bene che tu sia al mio fianco per non farmi rapire! Sai quanto resterebbero delusi nello scoprire che non­­­­­­­­­­­ ho più un briciolo di potere semidivino?!>>

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora