Visto che brava!? Stavolta non mi faccio attendere, sono riuscita a scrivere durante settimana!
E allora buona lettura, e fatemi sapere come sempre cosa ne pensate lasciandomi qualche commento e il vostro like! 😊Le due ragazze portarono di corsa il semidio nella cabina del capitano, dove lo adagiarono sul tappeto vicino al camino appena ravvivato.
Tre Cacciatrici trafelate seguirono poco dopo, portando asciugamani, coperte, cuscini e medicamenti. Talìa fu scortata dalla sua vice Ines, che la sorreggeva a braccetto.
Reyna si prodigò totalmente per asciugare e scaldare il corpo del suo amante frizionandolo con asciugamani asciutti, e Dorothea l'aiutò, seppur tenendosi alla larga dai punti più intimi del ragazzo.
Ma questi restava pallido e freddo come un iceberg <<Perché non ti scaldi... perché non ti scaldi...>> commentò Reyna concentrata a bassa voce.
Nel frattempo, una Cacciatrice guaritrice medicò Talìa e la fasciò. Dopodiché, la figlia di Zeus si avvicinò al camino per portare delle coperte imbottite. Una la posò sopra al ragazzo, le altre due, invece, in un gesto molto premuroso, le appoggiò sulle spalle delle due ragazze impegnate nel rinvenirlo.
Poi, portò loro anche dei cuscini affinché si mettessero più comode. Reyna ne mise uno contro al fianco del camino, dove si adagiò con la schiena, e un altro se lo mise in grembo, dove teneva stretto a sé Percy nel tentativo di scaldarlo col proprio calore corporeo continuando a sfregarlo.
Dorothea ora sentì tutta la stanchezza degli scontri, e si accorse di essere anche lei bagnata fradicia; si accoccolò ad un cuscino per scaldarsi e trovare conforto, mentre guardava il volto di Percy sperando che riprendesse il suo classico bel colorito.
Vederlo in quello stato catatonico la turbava. Non conosceva nessuno di più potente, e se anche lui poteva ridursi in quelle condizioni, che possibilità avevano semidei normali come lei di sopravvivere alle insidie della loro vita?
<<Sei stata molto brava, davvero molto brava.>> esclamò Talìa sedendosi con cautela su una sedia vicino al camino, di fianco alle due ragazze e a Percy.
Reyna, per quanto affranta e concentrata nell'accarezzare il ragazzo, annuì appena a conferma di quelle parole.
Dorothea continuava a fissare il suo istruttore, preoccupata per la sua salute e gelosa delle premure che la Console poteva riservargli. Avrebbe voluto poterlo toccare allo stesso modo, con quella libertà. Rispose sovrappensiero <<Sì... grazie. Sono viva, incredibilmente. Sono stata addestrata bene.>> e sospirò.
Talìa notò malinconia nelle sue parole, e le suggerì di andare a farsi una doccia calda e riposarsi in cabina.
<<Ma... Percy starà bene? Non si è ancora ripreso...>> commentò.
<<Starà bene, ora gli diamo nettare e ambrosia...>> suggerì Reyna un po' seccata da tutte quelle attenzioni.
Dorothea schizzò in piedi per prendere le due sostanze lasciate sul tavolino, e si avvicinò al ragazzo con fare premuroso per imboccarlo.
<<Faccio io...>> disse però Reyna rubandole il pezzetto di ambrosia dalla mano.
<<Aspetta!>> sbottò Talìa allungando una mano per fermarla.
Reyna la guardò dubbiosa, e Talìa scosse la testa confusa <<Non so perché l'ho detto... Ma... non è strano che stesse affogando? E che un massaggio cardiaco... gli abbia spezzato una costola!?>>
<<Che vuoi dire?>> chiese cautamente Reyna, spaventata da ciò che quegli eventi potevano significare.
Talìa non seppe, o non volle, spiegarsi, ma era certa che in quel momento quelle sostanze divine avrebbero soltanto peggiorato lo stato fisico del ragazzo.
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...