Problemi tra Spose, Prozii, Nipoti e Fratelli

745 71 61
                                    

Ehilà!! Questa settimana faccio la brava e pubblico a soli 4 giorni di distanza!! E, soprattutto, un capitolo moooolto importante, in cui vedremo varie linee narrative!! Finalmente inizierete a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle... 

Come pensate finirà la guerra sottomarina!? Leggete per scoprirlo... e commentate, commentate, commentate, grazie!!! 🥰



Bentesicima avrebbe dovuto essere già pronta per andare all'altare, avvolta in un vestito da sposa tempestato di perle: un'inutile ostentazione, data la situazione di crisi del Regno, ma Tritone così aveva ordinato.

E probabilmente, il suo futuro marito avrebbe dato di matto, se avesse saputo il motivo per cui sarebbe arrivata in ritardo al loro matrimonio. Ma doveva assolutamente fare una cosa, prima di sposarsi. Doveva rimediare ad un sacco di errori... e sapeva bene da cosa iniziare.

Sapeva che se voleva dare una possibilità di salvezza al suo fratellastro, doveva rendergli l'arma che gli era stata tolta. Sapeva anche che l'arma era appena stata portata in armeria insieme a tutti gli altri oggetti magici vinti a vecchi nemici. Non sapeva ancora bene come farla riavere a Percy, non potendo andare a trovarlo mentre era ancora sotto chiave controllato da quattro guardie.

Stava riflettendo per trovare una soluzione, un espediente, mentre nuotava velocemente in un passaggio segreto che l'avrebbe portata all'armeria, quando per poco non andò a sbattere contro ad una donna che veniva dalla direzione opposta.

Le due donne si guardarono, riconoscendosi a vicenda. In casi normali, non si sarebbero salutate calorosamente, né sarebbero state felici di incontrarsi, ma, a quanto pareva, entrambe avevano avuto la stessa idea, ed entrambe parteggiavano per lo stesso eroe.

Bentesicima sorrise alla dea Athena e fece un inchino di riverenza, e la lasciò proseguire verso la sua destinazione, certa che avrebbe trovato il modo di restituire Anaklusmos al suo legittimo proprietario meglio di quanto avrebbe fatto lei.

Poi proseguì verso la sala del trono, restando nascosta nel passaggio e origliando da dietro un doppio fondo nel muro: <<... portarlo in piazza. Voglio che tutti vedano il momento in cui verrà giustiziato, e voglio essere io a farlo, trafiggendolo col Tridente di mio padre! Lo trovo... poetico!!>> sentì dire dal futuro marito Tritone.

<<Quindi, andiamo subito?>>

<<Sì, sì, deve vedere anche il matrimonio e l'incoronazione. Andate a prenderlo...>>. Seppe quindi che Percy stava per essere spostato, e le prigioni stavano per restare incustodite per qualche minuto.

Arrivò al bordo del baratro in cui erano state costruite le prigioni con qualche minuto di ritardo rispetto alle guardie, che avevano appena scortato Percy fuori dalla sua cella.

Quindi, indisturbata, nuotò veloce verso il fondo del baratro, e si fermò quando sentì dei piagnucolii arrivare da una cella circa a metà della profondità totale.

<<Briareo! Briareo, non piangere! Sarai presto libero!>> nel momento in cui pronunciò quelle parole, trattandosi di un'erede legittima di Poseidone, le sbarre che chiudevano la cella scomparvero; ma Briareo non si mosse dal suo angolo, continuando a lamentarsi.

<<Briareo, avanti! Non c'è molto tempo! Devi uscire di qui, io ora devo andare in piazza per sposarmi, non posso tardare ancora! Vieni!!>> ma Briareo era risprofondato in uno stato di terribile angoscia.

<<No no. Lasciami stare. Sono stufo di combattere! Stufo di soffrire! Sempre rivolte, battaglie, guerre, mai la pace!>>

Bentesicima lo guardò dispiaciuta <<Lo so... Hai perfettamente ragione.... ma... Percy ha bisogno del tuo aiuto! Morirà se non facciamo qualcosa! E so che gli sei fedele...>>

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora