Hello! Here I am again, my friends!
Capitolone "sdolcinato", forse. Per chi gradisce buona lettura, per gli altri meno romantici abbiate pazienza, è necessario! :-P---
[giovedì, 12 gennaio 2017]
Quella serata era stata così terribile, che il giorno dopo Dorothea non riusciva ad alzarsi per l'università e gli allenamenti. Era KO, fisicamente per le notti insonni accumulate, ed emotivamente per la delusione sentimentale.
Nadia la tirò giù dal letto di forza, costringendola ad andare a lezione cacciandola di casa, letteralmente <<Le chiavi di casa me le tengo io così sei costretta a stare fuori! Vai a vivere la tua vita, su!>>
<<Ma dai, sono stanca...>>
<<Sei solo in crisi, startene chiusa non ti aiuta! Vai vai, su, bellezza!>> la esortò lanciandole il proprio zaino già pronto.
<<Ma che c'è di male se voglio imbruttirmi ed essere pigra per qualche giorno!?>>
<<Non sotto il mio tetto! La parola "brutta" per me non esiste!>> e le chiuse la porta in faccia.
La ragazza non aveva nemmeno l'energia per litigare, quindi si rimboccò le maniche e si avviò verso l'Universitas senza più reclamare.
Tutto sommato, a metà giornata si rese conto che riprendere la propria routine un po' aiutava. Andò verso il Campo Giove quasi volentieri.
Affrontò gli allenamenti come uno sfogo della propria frustrazione, e verso la fine si sentiva effettivamente ricaricata!
Non era più triste e sconsolata... ora era incazzata! Ogni volta che si era incrociata con Ryan, avrebbe tanto voluto tirargli un pugno su quello stupido muso da fesso!
Lui, dal canto suo, non osò guardarla negli occhi nemmeno per sbaglio... a ragion veduta!
Markus notò il cattivo umore della ragazza e preoccupato indagò <<Dora... tutto okay?>>
<<Sì, perché?>> rispose dopo aver tirato un pugnale giusto in testa al manichino bersaglio.
<<Mmm, sembri un po'... alterata?>> osò nel tono più pacato che gli riuscisse.
<<Bah! Sciocchezze...>> banalizzò lei scocciata, e replicò il tiro perfetto verso il bersaglio.
A meno di dieci minuti falla fine degli allenamenti, la ragazza non poté nascondere il proprio stupore nel vedere proprio Percy arrivare al campo e affiancarsi a Reyna, che gli lanciò un'occhiata che aveva tutta l'aria di essere un rimprovero.
Che ci faceva lì? Era lì per lei? Non poteva essere, non la stava minimamente calcolando... aveva iniziato a gironzolare tra i ragazzi della Settima, salutandoli e scambiando convenevoli, ma a lei neanche si era avvicinato.
<<Per oggi è tutto, soldati! Forza, sistemate le dotazioni e andate a divertirvi...!>> annunciò Reyna ad alta voce battendo le mani un paio di volte. Tutti si rilassarono immediatamente e iniziarono a chiacchierare raccogliendo armi e manichini per riporli nei depositi.
Fu in quel trambusto che Percy si accostò a Dorothea con nonchalance, e muovendo impercettibilmente le labbra mormorò <<Solito posto, tra 10 minuti.>> per poi allontanarsi come se niente fosse.
Il cuore della ragazza iniziò a tamburellare contro lo sterno. Dopo 3 giorni di silenzio, ora questo?
Che doveva fare?
Seguirlo, ovvio! Non attendeva altro!
Però... correre subito da lui al primo schiocco di dita, dopo essere stata così male per il suo silenzio tombale, le sembrava un po' come dargliela vinta... E no, non ci stava!
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...