Cibo per la Mente

771 58 123
                                    

Non vi siete chiesti dove fosse finita la nostra Dora!? 
Torniamo un po' indietro...


[Domenica 29 maggio 2016]

Markus era agitato.

L'ultima volta che aveva visto Dorothea, lei gli aveva a mala pena rivolto la parola.

La ragazza non riusciva proprio ad accettare quella declassazione dalla Speciale alla Quinta Coorte, e sembrava rancorosa verso il mondo intero, lui incluso.

Quindi si era ripromesso di tornare a trovarla e provare a farla stare meglio, ma non ne aveva più avuto il coraggio.

Ma quella mattina si era alzato di buonora, era passato al negozio di dolciumi vicino alle terme del Campo Marte, sulla via principale, poi si era diretto verso i dormitori della Quinta Coorte con spirito risoluto.

Ormai l'edificio si era svuotato: tutti i ragazzi approfittavano di quei bei week-end pre-estivi per andare al lago o sulle colline per qualche pic-nic.

Alcuni, quelli che avevano la patente, andavano addirittura fuori città, verso le spiagge californiane.

Ma non Dorothea. Lei era ancora sul proprio letto, sotto le coperte, nascosta.

<<Ehi!!>> fu l'unica cosa che gli venne in mente di dirle quando la individuò, e si sentì parecchio stupido.

Lei si voltò lentamente a guardarlo, con poco entusiasmo <<Ehi.>> mormorò, e lui esclamò in tono allegro: <<È una giornata pazzesca, c'è un sole fantastico! È un peccato restarsene chiusi in un una scatola di cemento...>>

<<Hmm... okay.>> rispose lei tornando ad affondare il volto nel cuscino.

Markus si sentì stupido e inutile. Avrebbe voluto correre da lei e abbracciarla, confortarla, coccolarla... e, perché no... baciarla?

Ma, no. Non poteva mica buttarsi così... Non le aveva mai nemmeno chiesto un appuntamento! Ci era andato molto vicino, dopo che l'aveva vista tornare incredibilmente sana e salva dalla missione con i Consoli... ma aveva perso l'occasione, e lei poi era stata trasferita.

Si limitò ad avvicinarsi al letto, sedendosi con cautela per evitare di infastidirla, e le posò la scatola di cioccolatini vicino alla testa.

<<Non ti va di assaggiarne uno?>> chiese.

Lei fece capolino con un solo occhio, per fulminarlo <<Sei serio?>> poi si mise seduta, e lo squadrò con sguardo truce e coi capelli arruffati <<Questa è la tua soluzione?! Una manciata di endorfine indotte da un alimento che crea assuefazione!?>>

Il ragazzone si sentì sempre peggio, si stropicciò le mani imbarazzato, biascicando come per giustificarsi <<Sono pralinati...>>

Dorothea roteò gli occhi esasperata, e si alzò dal letto con smania <<Non capisci!? Sono bloccata qui, in questo tugurio...>>

<<Non è così male la camera...>> sottolineò lui.

Ma lei nemmeno lo ascoltava durante il proprio sfogo <<... alla Quinta Coorte! Ero alla Settima! Ero tra i migliori! Ho partecipato alla missione contro il Leviatano! Talìa Grace mi aveva chiesto di diventare sua luogotenente...!>>

Markus registrò quell'informazione sbattendo le palpebre velocemente <<... Aspetta... volevi diventare una Cacciatrice!?>>

Ma lei lo ignorò totalmente, di nuovo <<... e poco più di 48 ore dopo aver rifiutato questa occasione, mi sono ritrovata qui, nella panchina della Serie B!>>

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora