La Capitolazione dell'Uomo che salvò il Natale

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Fine giugno – luglio 2015

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Percy e Calypso iniziarono a vedersi assiduamente, pur incontrandosi solo al cottage per restare nascosti a tutti, amici compresi.

La loro relazione era sicuramente... strana. Un momento sembravano essere la coppia perfetta, in armonia e circondati da nuvole di zucchero, e subito dopo rischiavano di prendersi a coltellate litigando per una cosa qualsiasi, futile o importante che fosse.

Nessuno dei due era ancora completamente "libero" dal ricordo del proprio ex, del quale temevano la reazione in caso avesse scoperto della tresca, e il loro desiderio di essere felici si scontrava con la paura di soffrire ancora.

L'unica a sapere di loro era Reyna, che mal sopportava la cosa, o, addirittura, consigliava al collega di troncare per il bene di tutti, definendo la relazione un "plateale errore".

Ma lui era cieco e sordo alle sue critiche...

<<Stai sbagliando, lo sai!>>. Stavano facendo colazione parlando del più e del meno, e casualmente era uscito il discorso di Calypso mentre Percy avvisava la collega che quel weekend sarebbe rimasto al suo cottage.

<<Oh basta Reyna, sono libero di fare quel che mi pare!>> sbottò lui mentre si imburrava una fetta di pane.

<<Certo! Ma non pensi agli altri? Leo è tuo amico ed è ancora innamorato di lei!>> lo rimproverò.

<<E come lo sai? Io l'ho incontrato e sta benone! Al momento potrebbe anche essere felice su un'isola alla Hawaii a bersi un Mai-Tai con una bellissima ragazza!!>> non credeva nemmeno lui a quel che diceva, ma l'idea lo rincuorava.

Reyna scosse la testa <<Quanto mi deludi, Percy! Ti facevo migliore di così...>>

Percy si arrabbiò e sbatté la mano sul tavolo <<BASTA! IO MI FACCIO IN QUATTRO PER GLI AMICI! MA ANCHE IO VOGLIO ESSERE FELICE!>>

<<E dimmi, sei felice con lei?!>> gli chiese andando al sodo.

Percy non riuscì a rispondere, perché non lo sapeva nemmeno lui. Ma deglutì, e si sforzò <<Certo! Io... la amo!>> esclamò in tono troppo ostentato.

Reyna ridacchiò e scosse la testa <<Non ci credi nemmeno tu... Sei così affamato di affetto che pensi di amare qualsiasi donna venga a letto con te, hai la smania di essere il fidanzato perfetto, ecco il tuo problema...>>

<<Io almeno non faccio sesso con chi mi capita solo per sfogare le paure e controllare le persone!>> sputò queste parole con veleno, e se ne pentì subito.

Reyna rimase a bocca aperta, ferita e sconvolta. Sbuffò, e si alzò dal tavolo per andarsene.

<<No... Reyna, aspetta... dai scusami... non era quello che intendevo...>> disse lui ora con tono dolce e pacato provando a trattenerla per un braccio.

Ma lei si ritrasse dalla sua mano <<Non toccarmi! Lo intendevi eccome! Però ti piaceva quando ti scopavo, no!? Fai quel che ti pare, Percy, ma in fondo lo sai anche tu che questa relazione è solo un capriccio! E sai bene che stai facendo un torto ad un amico, e ad Annabeth... da te non me lo sarei mai aspettata.>> e se ne andò, lasciandolo solo a finire la colazione.

Percy sbuffò, provò a controllare la rabbia inspirando profondamente. Una. Due. Tre volte.

Ma non ci riuscì, esplose, e con un repentino e violento gesto ribaltò tutto il tavolo.

Le ninfe accorsero subito per sistemare quel macello, mentre lui, tremendamente in colpa, si scusava e cercava di aiutarle.

Le ninfe accorsero subito per sistemare quel macello, mentre lui, tremendamente in colpa, si scusava e cercava di aiutarle

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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora