Buonasera, semidee e semidei!! Eccomi qua!
Vi ho fatto attendere anche stavolta un bel po', eh? Scusate, periodo difficile! Ma rieccoci... 🙄Dove eravamo rimasti? Ah sì, la balena fantasma... eccoci subito dopo...
Buona lettura, e attendo i vostri like (se vi piace!) e commenti! 😎Percy si guardò intorno: i resti degli uccelli e dei pesci tagliuzzati sul ponte stavano svanendo nel nulla, e tra sé e sé mormorò disgustato <<Mai più sushi...>>
Le Cacciatrici si ricomposero conteggiando i danni. Talìa e Reyna si aggiravano tra le ragazze per aiutarle a riprendersi e medicarsi.
Tutte avevano graffi e ferite di vario genere, più o meno gravi. Il corpo sfigurato della ragazza colpita in pieno viso giaceva in un angolo, mentre alcune sue compagne intorno piangevano.
Quando la vide, il figlio di Poseidone sentì un impeto di rabbia, e si scagliò contro la figlia di Zeus <<TI AVEVO DETTO DI ASPETTARE! PERCHÉ HAI VOLUTO ATTACCARE!?>>
Ma Talìa, abbattuta, non era in vena di affrontarlo <<Percy, non ora...>>
<<SÌ, ORA! VUOI SEMPRE AVERE RAGIONE, COMANDARE! NON NE SEI IN GRADO!>> ringhiò.
<<Percy, ti prego...>> lo supplicò.
<<QUEL CHE È SUCCESSO È COLPA TUA!>>
<<CREDI CHE NON LO SAPPIA!? SMETTILA! Ho fatto una scelta, ho sbagliato! Ogni volta che faccio scelte rischio di mettere in pericolo le mie sorelle! Credi che sia facile!? Dovresti saperlo meglio di me quanto sia difficile comandare!>>
<<Ragazzi, basta così.>> Reyna si interpose tra i due con decisione e tono pacato. Tutte le Cacciatrici avevano osservato quello scontro verbale ammutolite. Quando se ne accorsero, i due semidei si vergognarono.
<<Ora, se non ti dispiace, devo prendermi cura delle mie sorelle.>> disse Talìa cupa; Percy annuì imbarazzato, e si allontanò verso il parapetto insieme a Reyna <<Sei ferito, lascia che ti medichi.>> gli disse lei portando con sé cotone e antisettico.
<<Non è niente, guarirò presto.>> e difatti i graffi sulle sue braccia e sul suo viso si stavano già rimarginando.
<<Tu piuttosto, fatti medicare quel brutto taglio...>> ribatté lui, e le rubò di mano il cotone per medicarle una ferita sull'avambraccio. Lei lo lasciò fare, felice per quella premura.
Dopo quel marasma, ci fu calma, una calma surreale. Il mare sembrò immobile, inabitato, come fosse solo una scenografia dipinta su una tela. Ormai si erano allontanati dalle acque giapponesi di parecchi chilometri grazie alla corrente generata da Percy.
Le ragazze, sfinite, si guardarono intorno, assaporando quella pace improvvisa e insperata e approfittandone per riprendersi. Ma era troppo bella per essere vera.
Fu Dorothea la prima a percepire che qualcosa non andasse, e urlò <<COPRITEVI LE ORECCHIE!>>
Le Cacciatrici non afferrarono subito l'avvertimento, ma qualcuna l'ascoltò. Talìa, invece, ancora intenta a curare le compagne e curiosa di capire quale fosse il pericolo, fu troppo lenta, e iniziò a fissare un punto nel mare, in lontananza.
Percy e Reyna fecero lo stesso voltandosi verso il lato opposto della nave, in cerca della fonte di ciò che ora udivano distintamente, e iniziarono a fissare lo stesso punto.
Ma Reyna scosse la testa e distolse lo sguardo, e si voltò a guardare Percy, come per assicurarsi che fosse lì, di fianco a lei, in carne ed ossa. Sospirò quando ne fu certa, e il rumore dal mare non la interessò più.
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...