Piani per il Futuro

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<<LASCIALO SUBITO!>> urlò il ragazzo iracondo, mentre la figlia di Spes, più veloce, già si era parata di fronte a Lamia tentando di attaccarla.

La donna, colta alla sprovvista dalla comparsa di quegli intrusi, smise di consumare il proprio spuntino mentre quello piangeva disperato e sanguinante tra le sue mani.

<<DAMMI IL BAMBINO!>> intimò Dorothea minacciandola coi pugnali; ma il mostro, con le fauci grondanti di sangue, la sfidava con lo sguardo e usava il bimbo agonizzante a mo' di scudo.

Il pifferaio e Abyzou erano invece tenuti sotto tiro da Percy, che si sforzava di tenere la mano destra su Anaklusmos insieme alla sinistra per non far notare al nemico la propria debolezza. Lo sguardo minaccioso faceva un buon 80% del lavoro nel tenerli a bada.

<<Lo vuoi? Forse sarebbe più misericordioso lasciarmi finire, non vedi quanto soffre? E i bambini storpi non piacciono a nessuno!>> cinguettò Lamia come stesse parlando di qualcosa di insignificante.

<<MA CHE DIAVOLO DI MOSTRO SEI PER FARE UNA COSA DEL GENERE!?>> tuonò Dorothea con le mani così strette intorno ai pugnali da tremare.

<<Oh, semidea, sarei io il mostro!? Vuoi sapere cosa mi ha fatto Era, quella meretrice!? Nemmeno sapete di me perché storie come la mia vengono taciute! Tutta colpa dei vostri genitori divini, orribili e spregevoli oltre ogni misura! Non io!>>

<<SAPPIAMO CHI SEI, LAMIA! E COME TI VENDICHI DI ERA, EH? UCCIDENDO BAMBINI INNOCENTI?! TI TRUCIDEREMO PER QUESTO!>> minacciò il figlio di Poseidone cercando di sovrastare le urla del bimbo.

<<Lamia, sono semidei greci?>> chiese Abyzou curiosa e confusa, ora totalmente verde e con serpenti al posto dei capelli.

<<Sì, esatto. E non qualsiasi. Abbiamo qui nientemeno che il figlio di Poseidone. La tua fama ti precede, semidio.>> ridacchiò l'altra.

Percy deglutì. Essere riconosciuto non giocava a suo favore, troppe aspettative. <<ESATTO! ARRENDETEVI SUBITO!>> bluffò sforzandosi di essere convincente.

<<Arrenderci? Ahahaha! Dovreste già averci ucciso... perché non ci avete ancora ucciso, semidei?>> chiese astuta Lamia iniziando a camminare verso Dorothea, che suo malgrado si ritrovò a retrocedere imbarazzata.

<<LASCIA ANDARE QUEL BAMBINO E VEDRAI CHE FINE TI FACCIO FARE!>> rincarò Dorothea mantenendo il tono da dura.

<<Sono pericolosi?>> chiese Abyzou studiando i ragazzi, che stavano evidentemente temporeggiando.

<<Dovrebbero. Ma se non ci hanno ancora attaccati davvero... forse è perché sanno che potrebbero perdere... o hanno paura di ferire i bambini... che sentimentali!>> commentò Lamia divertita.

A quel punto, la figlia di Spes non poteva più attendere o sarebbe stata sempre più in svantaggio. Balzò verso il mostro cercando di aggirarlo per non colpire il bambino.

Nel frattempo il pifferaio e Abyzou si aspettavano di essere aggrediti a loro volta, ma Percy non poteva permettersi un tale azzardo e si limitò a mantenere la posizione <<STATE INDIETRO!>> ringhiò, mentre i due gli si avvicinavano titubanti.

Intanto Dorothea cercava di colpire Lamia, ma questa all'improvviso lanciò il bambino ad almeno 4 metri di distanza. La ragazza scattò in un veloce salto per prenderlo al volo prima che toccasse terra e fargli da scudo, e l'ex regina della Libia ne approfittò per aggredire l'altro semidio.

Percy si ritrovò a terra, con Lamia a cavalcioni che provava ad avvicinarsi al suo collo con le zanne. Lui si dimenava e urlava, lottando strenuamente per difendersi.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora