<<... dico che è evidente che l'interesse del Console e la sua priorità non risiedono a Nuova Roma, altrimenti non si spiegano tutte queste assenze ingiustificate. Però è corso in aiuto delle Cacciatrici e anche in quel caso si è assentato oltre un mese, non è accettabile!>> biascicava Ascoriati dal suo rubicondo faccione.
<<Ah quante balle! Che stronzo borioso...>> sbuffò Dorothea, poi spense la TV e si riempì la bocca con una deliziosa brioche affogata nel cappuccino. La solita nereide, che si era presentata come Xanto, le aveva portato la colazione 15 minuti prima, svegliandola.
Era rimasta delusa nel trovarsi da sola a letto, ma Percy le aveva lasciato un bigliettino in cui spiegava di doversi preparare presto per quella giornata... più qualche altra frasetta sciocca e spinta...
Ridacchiò quando lo lesse, ripensando a cosa avevano fatto qualche ora prima. Era così inesperta da non sapere minimamente quante cose si potessero fare per godere pur evitando il vero atto sessuale in sé!
Se non altro, ormai avevano rotto il ghiaccio, e l'iniziale imbarazzo aveva lasciato posto alla pura curiosità... e non vedeva l'ora che lui tornasse nella sua stanza per curiosare ancora un po'!
Nemmeno quel beota di Ascoriati e la sua invettiva potevano peggiorarle l'umore.
Tuttavia, si annoiava a morte. L'iperattività da semidea la rendeva irrequieta chiusa in quella stanza. Si concesse una passeggiata nel parco, dove incontrò altri soldati in convalescenza come lei e si aggiornò riguardo agli altri feriti.
Vlad era ancora in osservazione e le rispondeva solo con messaggi monosillabici.
Nadia invece stava bene. Avrebbe aiutato l'esercito ancora per un paio di giorni, finché la situazione non fosse tornata alla normalità, quindi per Dorothea andare a palazzo per non restare sola durante la convalescenza era stata la scelta migliore.
Anche Markus e gli altri della Settima erano illesi, e stavano facendo la guardia alla breccia nelle mura, quindi non potevano rispondere molto ai messaggi.
E così con la mattina aveva già esaurito tutte le cose interessanti da fare.
Xanto le portò il pranzo. Dorothea provò a scambiare qualche parola con lei, ma la nereide era timida e taciturna, e se ne andò quasi subito.
E dopo aver mangiato, non aveva davvero più niente per impegnare il proprio tempo.
Fece un po' di ginnastica. Poi una doccia. Poi si mise a guardare la televisione mangiando patatine e dolci sempre a sua disposizione in stanza. Qualche altro messaggio ad amici, e poi finalmente sentì bussare.
Sentì il cuore fare le capriole, così come lo stomaco e il basso ventre. Saltò giù dal letto e corse alla porta già su di giri <<Oh finalmente eccoti...>> ma la delusione la travolse una volta apertala.
<<Aspettavi qualcuno?>>
<<Console Ramirez-Arellano... oh... io... attendevo... il medico per la visita di routine, ecco!>> rispose indicando Will in modo fin troppo plateale.
<<Wow, che entusiasmo. Mai ricevuto una tale accoglienza!>> commentò sarcastico il figlio di Apollo, mentre alle sue spalle Leo rideva sotto i baffi ben intuendo chi la ragazza stesse attendendo con tanta trepidazione.
Reyna la squadrò ed entrò nella camera senza attendere invito <<Sembri esserti ripresa bene.>> sottolineò guardandosi intorno, come in cerca di qualche indizio. Will la seguì e posò la propria borsa con gli strumenti su un tavolo.
<<Sì, io sto... bene...>> rispose ancora agitata. Leo le si avvicinò alle spalle, e le sussurrò ad un orecchio affinché solo lei sentisse <<Così bene che potresti lasciare il palazzo già ora?!>>
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Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)
FanfictionPercy ed Annabeth sono finalmente a Nuova Roma pronti per vivere la loro vita insieme. Ma il destino beffardo ha un piano diverso per il semidio più potente mai esistito. ... Siete pronti all'epico epilogo della saga? Questa storia è pensata per ess...