Cena tra Amici

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Non so come giustificare la mia assenza, troppo lavoro, troppi impegni. E venerdì mi sposo!!!!! 
Buona lettura!


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[lunedì 30 ottobre 2016]

Dorothea sopportò quegli incontri per ben 4 settimane. Ma quella nuove condizioni non erano affatto ciò che aveva desiderato.

Ad ogni appuntamento aveva eseguito le istruzioni, sbuffando e roteando gli occhi al cielo tanto da avere i capogiri, ma trattenendosi dal lamentarsi apertamente.

Quindi aveva corso, saltato, strisciato, si era arrampicata e aveva fatto ogni sorta di piroetta e riscaldamento richiesto. Aveva pure ripreso la dieta ipercalorica e iperproteica consigliata da Percy per tornare in forma con la propria muscolatura.

Ma di combattere contro Percy, o di vederlo dare dimostrazioni pratiche, non se ne parlava! Era già tanto se le veniva concesso di scontrarsi con Leo di tanto in tanto, ma quello era il massimo a cui poteva aspirare.

E quella sera, dopo un'altra ora e mezza passata a rotolarsi nel fango tra addominali, scatti e burpees per rispettare gli ordini, aveva nuovamente sperato che fosse arrivato il momento tanto agognato quando vide Percy alzarsi dalla solita panchina.

Invece, dopo essersi stiracchiato un po', il ragazzo si strinse meglio nel proprio mantello con l'unica intenzione di combattere la brezza autunnale, e si schiarì la voce <<Hmm-mmh... bene, si è fatto tardi. Per stasera finiamo qui.>>

Incredula, Dorothea pestò i piedi fischiando come una teiera sul punto di esplodere, e non poté più trattenersi <<Ma allora mi prendi davvero per il culo!>> sbottò.

Lui si accigliò e le lanciò un'occhiataccia <<Scusa... puoi ripetere?!>>

<<Hai capito bene! Credo che tu mi stia prendendo in giro, non stai mantenendo la parola!>> protestò.

<<Ah no!? Eppure ti dedico due sere a settimana per allenarti!>>

<<Ma se non muovi nemmeno un dito! Non mi mostri neanche una mossa! Mi fai fare cose che potrei fare benissimo anche da sola e te ne stai seduto a guardarmi!>>

<<Quindi, preferisci fare da sola!?>> le chiese sarcastico, <<Possiamo anche annullare tutto, ok!>> propose poi.

<<Come osi!? Non sei un uomo di parola! Non permetterti di prendermi in giro così!>> minacciò dirigendosi verso di lui come un toro.

Lui non si scansò minimamente, anzi, l'attese a braccia incrociate e sfidandola con lo sguardo <<E dovrei avere paura di te, ragazzina!?>>

Arrabbiata come non mai e fomentata da vecchi rancori verso il ragazzo, scattò verso di lui, per colpirlo.

A quel punto Leo, che aveva osservato il battibecco in silenzio, si interpose istintivamente tra i due appena in tempo, preoccupato che la ragazza potesse davvero fare del male al suo protetto.

Lei lo spintonò <<Ma che diavolo vuoi tu! E perché sei sempre tra i piedi!?>>

Il "di-solito-burlone" Leo la squadrò con un'espressione serissima <<Vacci piano, tesoro. Questo qui resta comunque il tuo superiore!>> le disse sperando di disinnescarla con la gerarchia e chiudere la questione.

Ma non conosceva bene Dorothea. Lei lo spintonò ancora per ingaggiare una mezza rissa e sfogare la frustrazione. Lui la ignorò. Lei infierì nuovamente.

A quel punto, con poche mosse, lui la spinse a terra, immobilizzandola e sperando che si calmasse, ma lei continuava a dimenarsi per provare a liberarsi, provocandosi tagli e abrasioni contro il terreno e le braccia metalliche del ragazzo.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora