Caveant Consules

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Percy si svegliò la mattina del 1 marzo sentendo che quel giorno sarebbe stato una svolta, uno spartiacque tra il passato e il futuro.

Trovò strano pensare che, poco più di un anno prima, era avvenuto l'attacco dell'Hydra, che aveva messo in moto una serie di eventi che avrebbero cambiato per sempre la sua vita, fino a portarlo a quel giorno, a quel momento. Era console, il primo, con Reyna, nella storia di Nuova Roma.

Fece una colazione leggera in camera e un bagno lungo e rilassante. A metà mattinata, fu raggiunto nella sua stanza da ninfe e nereidi di servizio, che gli sistemarono i capelli e rasarono la barba, e lo vestirono con la sua nuova prestigiosa toga praetexta, bianca con il bordo color porpora e con la moderna aggiunta di decori di filamenti dorati.

Fu condotto nel salone principale, dove vide arrivare anche Reyna, vestita con la stessa toga in versione femminile, truccata con naturalezza e con i lunghi capelli neri raccolti in una crocchia morbida ed elaborata.

Si guardarono, ma senza parlarsi. Furono condotti fuori dal palazzo da 24 tra i migliori legionari sopra i 17 anni scelti dai Pretori.

Appena aperte le porte, ci fu un boato collettivo: la folla festante era già riunita nel Forum, davanti al palazzo.

Una fila di legionari conteneva la folla su ogni lato, delimitando il percorso che avrebbero dovuto seguire i due consoli: innanzitutto, si sarebbero recati al colle dei templi, dove avrebbero interpellato l'augure per sapere se il loro mandato sarebbe stato glorioso.

La parata iniziò: i 24 legionari precedevano i due ragazzi, con passo lento e solenne.

I due futuri consoli furono scortati fino al Tempio di Giove Ottimo Massimo. Era una camminata di circa cinque chilometri, gran parte in salita, ma era simbolicamente necessaria.

Giunti all'ingresso del tempio, i 24 legionari si fermarono e si aprirono su due file, lasciando entrare soltanto i due postulanti.

Una volta entrati, le porte furono chiuse, e Percy e Reyna rimasero soli; si diressero verso il Sancta Sactorum, da dove provenivano fumi di incenso e un sottofondo di musica classica... Non proprio in stile romano, diciamo.

I due ragazzi si scambiarono un'occhiata dubbiosa, e proseguirono verso l'imponente statua di Giove che sembrava osservarli con lo sguardo dall'alto, come giudicandoli.

Quando furono abbastanza vicino, videro finalmente una figura incappucciata in una vestaglia bianca, che dava loro le spalle guardando la statua e tenendo le braccia aperte, come in attesa di un segno.

Quando questa si voltò, si abbassò il cappuccio, rivelando una massa di capelli ricci e rossi, e un sorriso furbo <<Benvenuti, postulantes!!>>

<<Rachel!?!?>> si lasciò sfuggire Percy gracchiando e rovinando il momento.

<<Ciao!! Allora ti ricordi di me, anche se non ti fai vivo da mesi!!>> lo canzonò la ragazza incrociando le braccia.

<<Ehm... sono... sono stato un po' impegnato!! Ma ehi! Che ci fai qui!?! Ti vedo bene!! Come va il college!?>>

<<Oh una palla, sapessi...! Ma mi laureerò nei giusti tempi, per la felicità di mio padre, poi sarò libera di fare quel che voglio! Ho deciso di girare il mondo in barca a vela...!>>

<<Potrei darti qualche dritta, e segnalarti le rotte migliori!>> si propose lui.

<<O potresti venire con me...>> rilanciò lei sorridendo.

<<Ehm-ehm! Scusate, questa sarebbe una cerimonia solenne...>> sottolineò Reyna un po' seccata.

<<Oh sì, giusto! Beh, ecco, visto che è un evento unico nella storia di Nuova Roma, ho pensato che un semplice augure non fosse sufficiente... ed ecco a voi l'Oracolo di Delfi in persona!>> esclamò Rachel indicando sé stessa con sguardo fiero, e aggiunse << Il Senato era titubante ma... visto che tanto pure uno dei due futuri consoli è greco, al diavolo le restrizioni, no?!>>

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora