Estremo Oriente

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Ehilà!! Eccomi qua...
So che è passato molto tempo dall'ultimo capitolo pubblicato. Per chi non lo sapesse, purtroppo il mio fidanzato e la sua famiglia sono stati colpiti dal Covid, e durante il periodo in cui ero più in ansia non sono riuscita a dedicarmi alla scrittura. Spero comprendiate. Ora sono tutti fuori pericolo, ma voglio dirvi di non sottovalutare questo virus pensando che sia solo un'influenza: qualcuno di noi, per quanto si possa definire sano, è finito in ospedale.

Ora, tornando a alla vostra fanfiction preferita (e se non è così vi picchio!!) ecco il nuovo tanto atteso capitolo!! Gustatevelo, e, come sempre, lasciatemi un like e i vostri commenti entusiasti (o anche non entusiasti? Beh commentate e basta!  😛😅).
Alla prossima!!
😎



Inizio Maggio 2016

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Dopo quell'incontro furibondo, i due potenti semidei si evitarono il più possibile.

Percy aveva praticamente sabotato la nave e ordinatole di dirigersi verso ovest in mare aperto, in un disperato tentativo di cercare il mostro in acque profonde e poco battute, e nessuno aveva azzardato opporsi.

Si era praticamente autoproclamato capitano della nave e passava la maggior parte del tempo nella sala di comando, e Reyna lo raggiungeva quando non aveva il turno di guardia.

La gestione delle Cacciatrici e delle regole comportamentali erano invece ancora prerogativa di Talìa.

Ormai, dopo altri giorni di navigazione ininterrotta, si trovavano nelle acque in prossimità delle Hawaii, e Percy era al limite della propria pazienza.

Sempre più irrequieto e nervoso, in quel soleggiato pomeriggio di inizio maggio stava percorrendo la sala di comando avanti e indietro come un ossesso, sbuffando e scuotendo la testa.

Reyna, seduta ad una poltroncina, lo osservava sorseggiando un caffè, sentendosi totalmente inutile. Sospirò, provando a parlargli, anche se era un'impresa ardua in quei giorni <<Percy, che ti prende? Cosa stai pensando?>>

Percy si fermò tenendosi le mani sui fianchi, e scuotendo la testa ancora più forte esclamò <<Penso che sia tutta una perdita di tempo. Un totale fallimento. Ci siamo imbarcati in questa impresa fidandoci di Talìa, ma non sa nemmeno lei a cosa voglia dare la caccia e come trovarlo!>>

Per quanto Reyna fosse in collera con Talìa, incredibilmente rispose mantenendosi oggettiva <<Immagino che non sia così facile da scovare questo mostro antico, non ci sono tracce da seguire come sulla terraferma, e le distese d'acqua sono immense e difficili da setacciare. Credo che anche lei sia frustrata.>>

Percy fece una smorfia, ma non ribatté. Lasciò passare qualche minuto, fissando il mare in lontananza, poi dichiarò <<Ce ne torniamo a casa.>>. Alzò la mano in un gesto molto semplice ma deciso, e i comandi risposero subito, modificando la rotta e iniziando una manovra repentina.

Reyna rimase così sorpresa da non sapere cosa dire, e si limitò a finire il proprio caffè in un sol sorso, roteando gli occhi e contando a mente i secondi che mancavano al momento in cui...

<<PERCY!! Che diavolo succede!?>> Talìa aveva fatto irruzione con un'espressione folle in volto e le sue vice alle calcagna.

Percy nemmeno si voltò.

<<Ehi! Parlo con te! Perché abbiamo cambiato rotta all'improvviso!? Cosa hai visto!? Percepisci qualcosa!?>> chiese insistente. Era arrabbiata con Percy, ma speranzosa che lui avesse finalmente trovato il loro obbiettivo dopo quasi un mese in mare, e lo guardava con una scintilla negli occhi.

Percy Jackson - Lα Nυσʋα Eɾα (in corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora