Jimin's povAmmisi a me stesso di essere un po' scosso, e non solo da tutta la faccenda di mio fratello, ma anche dal fatto che mi stessi facendo la doccia a casa di un praticamente sconosciuto, che sì, era stato gentilissimo, ma era pur sempre una persona che avevo incontrato sì e no un'ora prima.
In fin dei conti era stato lui a innondarmi con la macchina, però avrebbe potuto fregarsene altamente e non fermarsi neanche, invece era stato davvero carino.
Senza contare il fatto che, se non fosse stato per quell'incidente con la pozzanghera, avrei camminato senza una direzione precisa per chissà quanto tempo, sotto la pioggia, che, dal rumore proveniente da fuori, sentivo essere addirittura aumentata.
L'acqua calda era così rilassante che quasi mi dimenticai di tutte queste cose, continuando ad insaponare il mio corpo e i miei capelli castani, che divennero bianchi a causa della schiuma dello shampoo.
Avrei voluto stare più tempo sotto il getto d'acqua, ma mi sentii leggermente a disagio nell'essere nudo a casa di qualcun altro, che nemmeno appunto conoscevo, quindi dopo qualche altro minuto, uscii, avvolgendomi nell'asciugamano portatomi prima dallo Hyung.
Notai il mio telefono, che avevo appoggiato sul ripiano del lavabo, spento, a causa della batteria: pensai fu meglio così, non volevo sentire nessuno ora, nemmeno Seokjin.
I miei vestiti erano bagnati, non potevo rimetterli, sarei dovuto andare a chiedere a lui? O magari sarei risultato troppo sfacciato? Però faceva freddo per mettere i vestiti umidi, mi sarei preso sicuramente un raffreddore.
Decisi quindi di tentare di vincere l'imbarazzo, e così aprii la porta, anche se ero coperto solo da un asciugamano, che sì, è grande, ma pur sempre abbastanza corto: ma prima che potessi anche solo fare un passo, notai con piacere che proprio davanti a me si trovava una piccola pila di vestiti.
Non seppi perché, ma arrossii a quel gesto, sentendo anche un gran sollievo, visto che non sarei dovuto andare incontro a nessuna situazione imbarazzante, almeno non per dei vestiti.
Li presi, ovviamente, e richiusi la porta alle mie spalle, vestendomi dopo essermi completamente asciugato. La felpa era enorme: proprio come piaceva a me, anche i pantaloni e i boxer erano un po' larghi, ma stavano comunque.
Tamponai i capelli per cercare di asciugarli il più possibile, ma erano ancora parecchio umidi: tuttavia non volevo cercare il phon, poiché non era casa mia e non volevo essere invadente.
«Uhm... Hyung, posso chiederti di prestarmi un phon? Sempre se non ti dà fastidio ovviamente» chiesi al ragazzo biondo, una volta arrivato in cucina.
«Ma certo, è nel mobile sotto il lavabo, a sinistra credo, ma potrebbe essere anche a destra, Hoseok non mette sempre le cose come le ha trovate» mi rispose lui, dicendo l'ultima frase un po' tra sé e sé.
Dopo averlo ringraziato tornai nella stanza di prima, cercando l'oggetto, e, dopo aver cercato, lo trovai, tra una bottiglia di detersivo e una di sapone per le mani.
Mi asciugai velocemente l'enorme quantità di capelli che mi ritrovo in testa, non preoccupandomi di spazzolarli, poiché tanto non sarebbero stati comunque in modo ordinato, mi limitai a metterli un po' in ordine con le mani, dandogli la solita forma.
Così, dopo aver piegato i due asciugamani, i miei vestiti, aver preso il telefono e aver messo un po' in ordine, per dimostrare la mia gratitudine, uscii, tornando in cucina dal padrone di casa.
Lui stava spegnendo il gas del piano cottura: «Gli asciugamani li ho piegato, non sapevo dove metterli quindi, uhm, li ho lasciati lì».
«Non preoccuparti, poi li butto nel cesto delle cose da lavare, insieme ai tuoi vestiti»
«Oh, no, non serve, posso farlo io a casa» gli dissi, completamente rosso in volto.
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...