Yoongi's pov«Jimin?!»
Ma che cazzo stava succedendo?!
Il fratello di RM? Jimin? Ma se nemmeno si assomigliavano!
Okay, ci eravamo scontrati solo una volta, ed eravamo entrambi impegnati a combattere l'uno contro l'altro, però da quello che avevo potuto notare del suo viso, non aveva davvero nulla in comune con Jimin.«Ma che puttanate stai dicendo?» inveii contro il mio migliore amico, che roteò gli occhi all'indietro, spazientito: «Fattelo dire da lui stesso, avanti».
Io mi girai verso il piccolo omega legato brutalmente alla sedia, nel nostro garage, illuminato dalla luce artificiale appesa sul soffitto cementato della stanza.
Non stava piangendo, non più almeno, e la cosa mi allarmò parecchio: Jimin piangeva sempre, per ogni minima cosa, sembrava aver addirittura smesso di respirare.
«Hanno ragione, Namjoon è mio fratello»
Non poteva essere vero... non poteva davvero essere vero, cazzo.
Ero un idiota, non mi ero mai reso conto di nulla.
«Fatti dire anche di come si è avvicinato a te di proposito, di come ha iniziato a uscire con te sotto ordine di suo fratello, e di come voglia solo ingannarti» non ci credetti per nemmeno un secondo.
Ci misi un po' a metabolizzare la cosa, ma a riportare la mia attenzione alla realtà fu un suo lamento, dovuto probabilmente alle corde che lo tenevano fermo, strette come rovi.
«Slegalo, subito» mi imposi, ordinandolo a Taehyung, che aprì leggermente la bocca guardando il fidanzato, che invece non ci pensava proprio.
«Ho detto di slegarlo! Sono il tuo cazzo di alfa, e quando ti chiedo una cosa, ti sottometti e la
fai» usai un tono graffiante, sempre con V.
«Anche io sono il suo alfa, e io ti dico di non slegarlo. Cazzo ma hai almeno sentito quello che ti ho detto? Ti ha ingannato!» mi urlò il rosso, facendo indietreggiare leggermente Tae, spaventato probabilmente da entrambi.«Hope! Hai fatto proprio una stronzata, ma ne parleremo dopo, adesso fammi il favore di slegare immediatamente Jimin, prima che ti sbrani vivo» potei sentire i miei occhi cambiare colore, probabilmente erano diventati totalmente rossi ora, una caratteristica degli alfa.
Lui infatti -notandolo- si paralizzò per un istante, e poi si fiondò a tagliare le corde che aveva legato sui polsi e le caviglie del castano, ancora traumatizzato; non fraintendete, non l'aveva fatto perché fosse un codardo, ma per buon senso, mettersi contro un alfa pronto ad attaccare era come andare incontro a morte certa, se non lo si era a volta propria.
Ma Hoseok era pur sempre il mio migliore amico, sapeva che non convenisse a nessuno.
Io mi affrettai ad avvicinarmi al ragazzo impaurito, e gli presi delicatamente i polsi
-nonostante la sua titubanza iniziale- notando che erano rossi e sanguinanti in alcuni punti.
«Jimin, adesso andiamo a casa e ti curo, poi parliamo, va bene?» gli sussurrai il tutto con tono calmo e pacato, non volendo peggiorare la situazione.Lui non disse nulla, si limitò ad alzarsi da quella maledetta sedia e a venire dietro la mia schiena, come a volersi proteggere, segno che, dopotutto, non era ancora terrorizzato da me.
«Con voi parlerò dopo, ma sappiate che sono
furioso» diedi un'ultima occhiata di sfida ai due, che annuirono velocemente, per poi salire le scale con Jimin dietro, che non accennava a dire nulla.Una volta in casa, gli presi la mano e lo portai fino in camera mia, salendo le scale, potevo sentire quanto fosse rigido, ma la cosa che davvero mi fece preoccupare era che non stesse emettendo neanche un suono: «Vieni, ti disinfetto» gli annunciai sempre in modo pacato, facendolo sedere sul mio letto, prendendo poi disinfettante, bende e cotone.

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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...