Jimin's povCome da programma, ero a casa di mio fratello e del suo fidanzato, a tentare di dipingere la stanza per la bambina: a tentare, appunto, perché a quest'ora avremmo già finito, se solo Jin non si fosse messo in testa di farla di un colore osceno, e io ovviamente da bravo zio- quale sarei stato- non potevo di certo starmene zitto.
«Siete proprio sicuri di volerla fare di questo rosa? È un po'... come dire: appariscente»
«Cosa intendi dire?! Guarda che l'ho scelto io» si infervorò Jin, guardandomi come se avessi detto una cosa atroce.
Namjoon ridacchiò silenziosamente, guardandomi, come a dire "sei fregato adesso".
«No io... intendo che non riuscirei mai a dormire con queste pareti rosa quasi fluo» mi resi conto troppo tardi di aver solo peggiorato la situazione in questo modo.
Infatti Seokjin prima si fermò a fissarmi, e poi mi tirò un pennello, senza beccarmi fortunatamente: «Ingrato! Io ho un senso innato dello stile, come cazzo osi?!».
«Ma sei pazzo?! Avresti potuto colpirmi in faccia, razza di psicopatico» lo rimproverai io dopo, ancora seduto sul pavimento di legno chiaro guardando l'enorme barattolo di vernice.
«Psicopatico io?! Ma quando mai?!»
Mio fratello per fortuna lo calmò, e arrivammo al compromesso di fare la stanza a righe, alternando quel rosa fastidioso a uno decisamente più tenue e neutro.Così iniziai a mettere lo scotch verticale per fare il tutto nella maniera più precisa possibile.
«Pensavo di lasciare quella parete senza righe, per fare dei disegni, tipo dei cartoni o roba simile» disse Nam, aiutandomi con la vernice da mescolare.
Io annuii, pensando fosse effettivamente una buona idea «Oppure potrei fare un paesaggio, tipo col tramonto sui toni del rosa, e magari con delle nuvole bianche e...».
«Delle farfalle» mi interruppe lui.
Farfalle... dopo la storia raccontatami da Tae non riuscivo più a vederle come semplici farfalle, le trovavo così poetiche.
«Va bene, allora iniziamo».
Dopo quello che era successo a Taehyung e Hoseok mi resi conto di essermi ritrovato ad essere un po' freddo con mio fratello, perché un conto era uccidere o far del male a criminali, cosa che di certo non approvavo, ma almeno erano persone che in un certo senso se la erano cercata, ma Taehyung e Hoseok no.
Non avevano mai fatto nulla di male a Nam e al branco, lo sapevo per certo, visto che non gli intralciavano gli affari in nessun modo, dopotutto non pensavo che gli creassero molti problemi, no?
Facevano cose completamente diverse, e poi Yoongi non avrebbe ucciso una mosca, tanto quanto i suoi due migliori amici, e anche il resto del branco non era differente da loro, ero solo a conoscenza del fatto che gli altri membri del branco si occupassero anche di spaccio di droga leggera e robe simili.
Sempre una cosa non così favolosa, ma pur sempre meglio che omicidi commissionati.«Jimin... Chim? Ci sei?» fu la voce di mio fratello a distogliermi dai miei pensieri, sventolandomi un pennello davanti al viso.
«Uhm, sì scusa, stavo pensando al prossimo esame» non era una completa bugia, avevo già dato un esame tre giorni prima, il primo di scultura, ed era andato bene! Il professore mi aveva fatto i complimenti per la mia opera.
Il prossimo sarebbe stato la settimana dopo: storia dell'arte.
«Sono contento che ti stia impegnando così tanto, sembri davvero felice ultimamente» sorrise passando il pennello pieno di vernice sul muro, facendomi rabbrividire.
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fiksi Penggemar«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...