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Yoongi's pov


Era passato già un mese dalla notte in cui io e Jimin ci eravamo fidanzati, un mese di coccole, baci e risate: avrei potuto chiedere di meglio?
Beh forse sì, avrei potuto desiderare di non essere il capo branco della gang rivale a quella di suo fratello, ma erano dettagli infondo, no?

Per fortuna dopo quel pomeriggio in cui stavamo per venire scoperti non era più successo nulla del genere, dovevo ammettere che avevo davvero temuto di venire trovato, ma grazie alla scusa che si era inventato Jimin l'avevo scampata.

Avevo organizzato una cenetta romantica proprio a casa mia.

Proprio quella sera saremmo dovuti andare a ripulire tutti i computer e gli archivi di un'azienda che ci aveva ingaggiati per questo, ma i miei due coinquilini avevano capito la situazione, e avevano deciso di andare da soli, nonostante le mie proteste.

Dopotutto rimanevo l'alfa di quel branco, avevo le mie responsabilità verso gli altri membri, dovevo proteggerli sempre, e non parlavo solo di Taehyung e Hoseok, ma di tutti quelli del branco, vale a dire anche JB, BamBam, Yugyeom, e Minho, anche se con lui non ci ero riuscito, e mi sarei colpevolizzato a vita per questo.

Ciononostante avevo tentato di capire il perché lo avessero preso e ucciso, e l'unica spiegazione che potessi darmi era il territorio; Minho spacciava in giro per la città, di solito in dei locali notturni o a delle feste, ma pensai che quella volta si fosse spinto un po' troppo in là, interferendo col territorio del branco di Jimin.
La mia domanda rimaneva: perché? Ma non pensavo avrei mai avuto le risposte che cercavo.

Comunque, era dalle cinque e mezza che cucinavo per quella speciale occasione, stavo facendo il piatto preferito del mio ragazzo: Kimchi speziato.

Ormai era quasi tutto pronto, me compreso, ed ero così felice, perché porca troia, avevo superato me stesso quella sera: avevo messo candele profumate sul tavolo e in giro per la stanza, poi mi ero preoccupato di regolare le luci, in modo da renderle soffuse, e per ultima cosa musica d'effetto.

Appena sentii bussare alla porta di vetro che dava sul giardinetto presi un infarto, ma poi mi girai, e vidi una chioma rosa, tranquillizzandomi.

«Tu lo sai che esistono i campanelli, no?» ghignai aprendogli: «Preferisco le entrate di scena» ridacchiò Jimin, mentre io gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra, seguito da un "buon primo mese" sussurrato su di esse.

L'omega sorrise ricambiando il contatto «Auguri Yoongs» e mi baciò ancora, in modo più approfondito: adoravo quando prendeva l'iniziativa.

Poi si tolse le scarpe e il cappotto, mostrandomi il suo outfit mozzafiato: stava davvero bene con le camicie, era così sexy... ma anche carino allo stesso tempo, non sapevo come si potesse essere così perfetti.

«Allora, tu siediti e stai comodo, faccio tutto io, chiaro?» gli ordinai -in modo dolce- facendolo accomodare al tavolo già apparecchiato nei minimi dettagli; «Okay, mi sono dato davvero da fare per tutto questo, spero ti possa piacere».
Misi i due piatti -ancora fumanti- in tavola, per poi sedermi di fronte a lui.

«Yoongi-Hyung, è tutto perfetto, stai tranquillo» mi sussurrò sulle labbra, prima di farle collidere con le mie.

Jimin e io iniziammo a mangiare dopo qualche minuto, e dalla sua espressione potei giudicare gli stesse piacendo molto, ero così fiero delle mie doti culinarie.

«Hyung, questo è il miglior Kimchi che io abbia mai mangiato -si leccò le labbra ingoiando un altro boccone- a pensarci bene la cucina di Jin non è poi così speciale paragonata alla tua»

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora