♡♡ 110 ♡♡

416 30 0
                                    




SMUT ALERT


Yoongi's pov

Non sapevo come, non sapevo nemmeno quando di preciso, ma pensavo fosse avvenuto tutto quando le mie labbra si erano attaccate a quelle di Jimin in modo quasi morboso, senza mai nemmeno pensare di volerle lasciare andare.

Cosa che non era, per l'appunto, successa.

Le sue labbra carnose avevano sempre avuto questo effetto calamita, morbide, lisce e rosate, mai una volta ero riuscito a staccarmi da esse, non che l'avessi nemmeno desiderato infondo.

Ma quella sera il loro effetto fu ancora più forte su di me, così come il suo intero corpo tonico appiccicato al mio, per non parlare poi delle sue piccole mani infilate nelle ciocche nere dei miei capelli, tinti da poco.

Il mio omega sembrava così determinato, così voglioso e allo stesso tempo affamato che sentii anche il mio desiderio aumentare spropositatamente.

«Piccoletto...» mormorai una volta sperato da lui, solo per un breve minuto però.

«Mh?» sussurrò ansimante, con quei boccioli chiamati labbra gonfi e rossi, i capelli colorati scompigliati e la maglia alzata, con le mie mani posate sulla sua schiena liscia, calda.

«È vicino il calore, vero?» domandai retoricamente, con un sorriso furbo in volto, che pian piano contagiò anche lui, in tutta la sua splendida essenza.

«Da cosa lo capisci? Dal fatto che non riesco a staccarmi da te o da quello che i miei feromoni ti hanno già fatto un effetto parecchio... evidente» sghignazzò infilandomi una mano nei pantaloni della tuta.

Un ansimo mi partì involontario dalla bocca nel sentire quell'appendice un po' fredda attorno alla mia erezione bollente, che appunto fremette al contatto leggero.

«Cazzo Jimin, sempre così voglioso...» mormorai con gli occhi socchiusi per via del piacere che già avvertivo, aiutato appunto da quell'odore vanigliato che si era sprigionato nell'ampia stanza.

Ghignò ancora, lasciandomi una scia unica di baci e leccate sensuali, per non parlare dei piccoli morsi alternati agli altri contatti passionali.

E mentre le sue mani si divertivano nei miei boxer, le mie finirono nei suoi pantaloni, e arrivano a contatto con la sua pelle liscia e perfetta, coperta da un leggero tessuto di pizzo che potevo sentire chiaramente.

Avevo bisogno di vedere ciò che mi aspettava quella notte.

«Non così in fretta Yoongs, prima voglio godermi un po' il momento» sussurrò con ancora la bocca attaccata al mio collo, succhiando lentamente porzioni di pelle, pallida ma perfetta.

Ridacchiai assorto, lasciando che mi facesse assaporare il paradiso per istanti infiniti, proprio ai piedi di queste scale che percorrevamo ogni giorno nelle nostre quotidianità parallele.

La sua mano intanto non aveva abbandonato la mia dura lunghezza racchiusa nei pantaloni, continua a stimolarla, e ciò mi fece ansimare sempre più forte.

Quando il suo pollice caldo si scontrò -di proposito- con la mia punta bagnata poi non potei fare a meno di chiudere gli occhi e inclinare la testa il più possibile: avevo bisogno di sentirlo più vicino, avevo bisogno di sentirlo meglio.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora