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Yoongi's pov


Ero appena arrivato davanti a casa di Jimin, ma c'era un macchina, quindi preferii scrivergli prima di suonare il campanello, magari c'era ancora gente.

  

                              Piccoletto

Chim, c'è ancora qualcuno?

No, perché?
C'è una macchina qua,
di chi è?

Giusto, dopo ti spiego.
Tranquillo comunque, vieni
pure, ti apro?
Yup




E così dopo nemmeno un minuto mi aprì la porta, sorridendomi e aprendo le braccia: «Hyung! Buon Natale» gli andai incontro e lo abbracciai baciandolo, solo a stampo per ora.

«Buon Natale, tesoro» lo feci definitivamente arrossire, tanto che si staccò e mi trascinò dentro casa, tirandomi per una manica della giacca.

La cosa che più mi colpì, quando entrai, non furono le decorazioni natalizie, né tantomeno l'albero addobbato, ma bensì un cavalletto da pittore e dei pennelli lì vicino, con una tavolozza che riconobbi subito, posizionati proprio vicino al tavolo da pranzo, che si intravedeva solo da lì.

«Stavi dipingendo?» gli domandai, nonostante disse ovvia come cosa, lui infatti annuì facendomi segno di seguirlo, e così feci, non prima di essermi tolto scarpe e cappotto ovviamente.

Andammo proprio di fronte al cavalletto, che sorreggeva un foglio abbastanza spesso, ricoperto di colore solo in parte, sembrava essere un paesaggio invernale.
«Sono davvero belli gli acquerelli che mi hai regalato, grazie ancora Yoongs» mi sorrise ancora, non abbandonando la mia mano stretta nella sua.

«A proposito, non ti ho ancora ringraziato come si deve per il tuo di regalo» detto questo, lo presi per i fianchi baciandolo con trasporto, questa volta.
Lui sembrò gradirlo, tanto che si mise ad accarezzarmi il collo con le mani, strette proprio dietro di esso, e mi solleticò l'attaccante dei capelli biondi.

Poi però fece una cosa che non mi sarei mai aspettato, mi mordicchiò il labbro inferiore, in cerca di più contatto, cosa che ovviamente non rifiutai di dargli, accontentandolo.

Ci staccammo dopo cinque minuti buoni, con i visi rossissimi, ma anche tanto sorridenti.
«Tieni -mormorai passandogli il pacchettino rosso- non sai quanto sono stato insultato per colpa di questo» ridacchiai infine, mentre lui si affrettò ad aprirlo entusiasta.

Non avevo idea di cosa gli avessero regalato, speravo solo non fosse qualcosa di troppo imbarazzante, visti i soggetti in questione, ma la faccia che fece il mio ragazzo vedendo il contenuto mi rassicurò enormemente.

«Aw, mi hanno regalato un tatuaggio, che
carini, conosci per caso il tatuatore?»

«Oh sì, è un nostro amico, andiamo sempre da lui quando ne vogliamo uno, è davvero bravo, vuoi farti un tatuaggio?»
Felix era un caro amico di Hoseok, era un beta, non faceva parte del nostro branco, era un solitario in realtà, e aveva uno studio in centro, e cazzo, avrei mentito se avessi detto che non era il migliore.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora