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Yoongi's pov



Hoseok e Taehyung quella sera erano fuori a cena, quindi ero da solo, il che significava che dovevo farmi la cena, perché di ordinare cibo ad asporto non ci riuscivo: che cazzo! Avevo mangiato solo quello per praticamente due mesi.

Gli avevo dato ascolto alla fine, mi ero rimesso in piedi e avevo smesso di fare stronzate, come farmi le canne solo per tentare di compensare la mancanza di Jimin.

Avevo diminuito notevolmente il numero di sigarette, riuscivo anche a non fumare per un giorno intero, ma quando mi mettevo a pensare all'omega sentivo la necessità di fumare, ne avevo bisogno.

Jimin mi mancava più della stessa aria, non avevo davvero la più pallida idea di come avessi fatto a vivere senza di lui prima, i sei mesi che avevo passato con lui erano stati... non sapevo nemmeno come descriverli.

Sentivo la sua mancanza più di ogni altra cosa, e, come se non fosse bastato questo, non avevo nemmeno la più pallida idea di come se la stesse passando lui, che stesse bene? Che ora si stesse occupando del giardino?

Ne dubitavo, era troppo tardi, lo faceva di mattina presto o appena dopo pranzo di solito. Chissà se stava mangiando anche lui ora, magari del Kimchi? O forse ha ordinato del cibo d'asporto, sushi? Come quel giorno in cui gli avevo fatto una sorpresa a casa sua, dopo l'esame.

Pizza? Come quando la avevamo cucinata insieme?

O magari era andato giù di cinese, scommettevo che avesse preso gli spaghetti di riso con gamberi, i suoi preferiti.

"Ti amo"

Quanto mi mancava dirglielo e sentirglielo dire, ne avrei avuto così bisogno ora; non che mi fosse mancato l'affetto dei miei due migliori amici in quei due mesi, anzi, avevano letteralmente passato ogni minuto della loro giornata con me, a starmi dietro e a tentare di farmi alzare dal letto, di farmi compagnia, di farmi stare meglio in breve.

Ogni sera riuscivo anche a distrarmi, andando a lavoro: chi l'avrebbe mai detto che nascondere affari loschi di aziende di bastardi potesse essere così rilassante per una persona con il cuore in mille pezzi?

Oltre a ciò mi ero anche spinto ad uscire dal letto -qualche giorno prima- in pieno giorno, solo per fare una cosa molto importante, alla quale di certo non potevo rinunciare.

Ci avevo pensato a lungo, ma alla fine avevo deciso di compiere quel grande passo, che tanto mi rese felice ma triste allo stesso tempo.

Nulla avrebbe mai potuto compensare la mancanza del mio piccolo omega dai capelli rosa, ma almeno avevo qualcuno che mi stesse accanto, ossia i miei due migliori amici e coinquilini.

Stavo per mettermi a fare la cena, quando mi suonò il campanello, inaspettatamente.
Saranno stati Hobi e Tae che avranno dimenticato qualcosa.

Ma quando aprii la porta la mia mascella si spalancò, cedendo alla sorpresa che ciò che mi ritrovai davanti comporta: un pancione al nono mese di gravidanza e un viso contratto in un'espressione dura.

«Seokjin?!»

L'omega entrò, senza nemmeno preoccuparsi di chiedere permesso, andandosi a sedere -con non poca difficoltà- e fissandomi; «Beh?! Chiudi quella cazzo di porta e siediti, dobbiamo parlare di Jimin».

Jimin... sentire anche solo il suo nome faceva male.

Spaventato dalla sua presenza feci come ordinato, andandomi a sedere al suo fianco «Come sta?» chiesi solo questo, temendo la risposta.

Da un lato speravo che stesse bene, che fosse riuscito a superare la rottura, nonostante questa cosa facesse un male cane; ma d'altro canto -egoisticamente- avrei voluto che non l'avesse fatto, avrei voluto che fosse stato male quando facevo io, che non si fosse dimenticato di tutto il dolore che questa rottura ci aveva procurato.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora