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Jimin's pov



«Hey Jimin! Sono qui»

Fu la voce di Kai a richiamarmi, proveniente da una massa di studenti, tutti occupati a correre da un'aula all'altra dell'Accademia.

Sorrisi avvicinandomi al ragazzo dai capelli scuri, che aveva in mano una tela incartata, che presumi essere il progetto di pittura; «Ciao, scusa per il ritardo ma c'era un traffico pazzesco stamattina, in più ero al telefono con un amico».

Il beta scosse la testa spensierato, dicendomi che fosse tutto okay, e così salimmo le scale fino alla nostra prima classe del giorno.

Quello era un giorno speciale: era il nove marzo.
Il compleanno di Yoongi, del mio Lil Meow Meow...

La sera prima ero rimasto sveglio fino a tardi solo per fargli gli auguri a mezzanotte -e anche per finire il progetto di pittura, ma non era questo il punto.
L'avevo chiamato appena scoccate le 0:00, svegliandolo, perché sì, stava già dormendo.

All'inizio era confuso, a dir poco, ma dopo un minuto aveva realizzato il tutto, ringraziandomi e scroccando in aria un bacio- che ovviamente avevo potuto solo udire- poi però mi aveva rimproverato per l'orario visto che sapeva che il giorno dopo avrei avuto lezione.

E infatti ero un po' morente, ma nulla che un buon caffè non potesse sistemare.

Poi quella mattina mi aveva chiamato Hoseok, per assicurarsi che mi ricordassi il piano per la serata, cosa che effettivamente facevo.

Erano due settimane infatti che organizzavamo la sorpresa nei minimi dettagli: Yoongi odiava le discoteche e i posti caotici, quindi avevamo optato per fare una specie di picnic nel loro piccolo giardinetto, in modo da starcene tra di noi.

Lui ovviamente non sapeva nulla, e per far sì che la sorpresa rimanesse tale, i suoi migliori amici gli avevano procurato parecchi impegni per il pomeriggio, grazie all'aiuto di un membro del loro branco, JB mi pare si chiamasse.

«Non vorrei offenderti o sembrarti scortese, ma hai delle occhiaie pazzesche, sicuro di stare bene?» mi domandò il beta una volta seduti davanti ai nostri cavalletti adiacenti.

Io annuii stanco, passandomi una mano sul viso con fare svogliato «Sì sì, ho solo dormito poco, per finire il progetto» sbuffai poi poggiando la tela sul cavalletto.

Lui copiò le mie azioni, togliendo quella carta scura che prima ricopriva la sua opera, mostrandomi un bellissimo quadro astratto dai toni chiari, azzurri e verdi mischiati tra loro.

«Wow, interessante il punto d'incontro del ciano e del verde smeraldo, ti è venuto proprio bene» commentai osservandolo, sempre più convinto del mio parere.

Il ragazzo sorrise felice «Grazie, ci ho impiegato settimane a finirlo, ma sono così fiero del mio lavoro» riconobbi subito quello sguardo; era lo stesso che avevo sempre usato io con le mie opere, e che ora rivolgevo alla mia preferita: Yoongi.

«Il tuo è... wow, chi è questo figo?» mi domandò con occhi sognanti -i quali mi scatenarono un minimo di gelosia, per quanto insensata- rivolgendosi al mio quadro, nonché regalo di compleanno di Yoongi.

«Uhm, lui è... la mia musa diciamo, è anche -anzi sopratutto- grazie a lui se ho ripreso a fare arte» confessai timido, pensando a come da quando avevo lui con me, tutto si fosse magicamente dipinto, come se la mia vita fosse sempre stata una tela bianca prima di lui.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora