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Yoongi's pov

«Ciao ragazzi, ci vediamo domani sera» salutai Tae e Hobi, chiudendo la porta di casa alle loro spalle, lasciando che la coppia tornasse a casa tranquillamente.

Era stata una serata indubbiamente pesante, ma dopotutto dagli argomenti trattati non poteva essere diversamente.

Jimin nel mirino di una persona del genere... mi aveva scosso parecchio venirne a conoscenza, mi aveva fatto male sapere che il mio fidanzato fosse in pericolo, e per quanto ne sapevamo poteva ancora esserlo.

Se fosse accaduto a Jimin ciò che era accaduto a tutti quegli omega e beta io pensavo di poter morire, sarei impazzito, non mi era più possibile stare senza di lui, non volevo stare senza di lui, e per una volta pensavo che dopo tutto quello che era successo ad entrambi negli ultimi mesi, magari il momento di stare in tranquillità fosse arrivato anche per noi.

Ma a quanto pareva mi sbagliavo. Eccome se lo facevo.

Salii le scale, per andare appunto dal rosato, il quale al momento era nel bagno al piano di sopra a prepararsi per la notte, anch'esso esausto dalle parole scambiate durante il pomeriggio.

Mi doveva delle spiegazioni: questo era poco ma sicuro.

Aprendo la porta subito lo vidi davanti allo specchio sopra il lavandino a sinistra rispetto all'altro, mentre si metteva del collirio idratante nella pupilla, o almeno ci provava.

Mi avvicinai dietro di lui, stringendolo tra le mie braccia il più possibile, e gli lasciai un piccolo e dolce bacio nell'incavo del collo: «Vuoi una mano, amore? Sembri in difficoltà».

Scosse la testa, ancora troppo concentrato per rispondermi a dovere.

Non appena la goccia trasparente gli entrò nell'occhio azzurro come il cielo, esultò, sorridendo «Non voleva scendere, ci ho messo cinque minuti».

«Sei stanco Lil Meow Meow?» domandò con una mano nei miei capelli biondi, la sua testa si appoggiò alla mia, mentre i nostri corpi iniziarono a dondolare in un movimento lento.

Annuii, chiudendo momentaneamente gli occhi «Tra il fatto che abbiamo montato la scrivania e messo apposto tutti i dischi e libri nella mezza libreria i miei muscoli sono atrofizzati, aggiungici tutto ciò che ha detto tuo fratello... è stata una giornata pesante».

L'omega sospirò, senza smettere di massaggiare le mie ciocche chiare «Mi dispiace che ti debba coinvolgere in tutto questo, credimi che se potessi evitarlo lo farei».

«Lo so cucciolo, lo so perfettamente. Ma Namjoon ha ragione: è per il bene comune, e poi sapere che quello schifoso avesse puntato anche a te mi fa ribollire il sangue»

L'avevo presa relativamente bene, credetemi, in caso contrario sarei già andato a cercare quel maledetto figlio di puttana per ammazzarlo a mani nude, nonostante non avessi mai nemmeno rischiato di uccidere qualcuno, ma anche questo credevo sarebbe cambiato tra un po'.

«Sapevo ci fosse qualcosa di strano in quell'uomo, davvero, lo avevo intuito in tutte quelle volte che era venuto in università, stava sempre attaccato al rettore e voleva sempre cercare di iniziare una conversazione con me e Kai... è stato spaventoso una volta» confessò lui, e potei sentire la sua voce incrinarsi leggermente vero quell'ultima frase.

Mi costrinsi a ignorare quella stanchezza soffocante per aprire gli occhi e guardare la bellezza eterea che era il mio omega, staccandomi dall'abbraccio anteriore per farlo girare totalmente verso di me.

«Jimin, dobbiamo parlare, so che non è facile per te, qualunque cosa sia, lo sento attraverso il legame che ti senti schiacciato da questo peso, quindi ti prego, liberati con me, sfogati e dimmi tutto quello che ti stai tenendo per te»

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora