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Yoongi's pov


Un buio più nero degli abissi degli oceani più profondi sulla Terra mi circondava, nulla di più, nulla di meno.

Ero... morto?

Quella fu l'ipotesi che più mi convinse, e arrivai persino ad essere convinto di ciò, quando non vidi altro se non la mia figura snella e che quasi si mimetizzava con lo sfondo scuro, se solo non fosse stato per i capelli biondi come la cenere e la mia pelle bianca come il latte.

Se fossi stato morto non avrei visto il mio corpo come in un sogno, no? Mi sarei visto in prima persona, giusto?

Ero quasi convinto della cosa, ora che potevo ragionare un minimo lucidamente, per quanto fosse possibile farlo in quella situazione decisamente strana.

L'unica cosa che ricordavo prima di ritrovarmi qui era... giusto, Namjoon, Jungkook. Mi avevano sedato, ma perché?

Dovevamo andare a prendere Lee, ad attuare il nostro piano per liberare Seoul dagli abusi di questo, quindi perché non ero con loro?

Avrei voluto continuare a ragionare sulla situazione, avrei voluto poterlo davvero fare, ma si presentarono due figure ancora più scure dell'ambiente circostante, contornate da un filo di luce, blu? Viola? Non sapevo nemmeno che colore fosse.

Non parlavano, non ancora, non sembravano nemmeno intenzionate a farlo, si limitavano a guardarmi, ma forse non lo stavano facendo davvero, probabilmente ero io a farlo.

Si guardavano a vicenda, avevano le mani intrecciate le une alle altre, non sembravano accennare a volersi staccare, sembrava una presa solida, tuttavia si spezzò in poco tempo, facendole finire entrambe a terra.

Non si cercarono, non sembrarono farlo, non sembrarono nemmeno volerlo in realtà, continuarono invece a stare a terra, venendo entrambe trascinate sempre più alla deriva, e poi appare una terza figura, un... bambino?

Parve quasi piangere, ma nessuno dei due si preoccupò di calmarlo, di rassicurarlo, di abbracciarlo magari.

Il bambino continuava a piangere, a terra, disperato.

Le due figure iniziarono ad urlarsi contro, si iniziarono addirittura a lanciare oggetti venuti dal nulla, o almeno così sembrava, poiché la mia vista man mano che la scena andava avanti iniziava a sfocarsi, fino a sparire.

«È meglio così, non siamo fatti per essere genitori a quanto pare»

Quelle parole, quelle dannate parole risuonarono nello spazio buio, e con esse una scena raccapricciante per i miei ricordi, le due figure che lasciavano il bambino davanti a una struttura, per poi andarsene e mai tornare.

Che fossero i miei... genitori?

Che quel bambino disperato fossi io?

Non feci nemmeno a tempo di pensarlo, poiché lo scenario cambiò nuovamente, facendomi ritrovare in una stanza che infondeva calore, non più nera, non più invisibile, anzi, pareva  un salotto.

Forse lo era, forse no.

Ma di una cosa ero sicuro: in quella stanza c'era Jimin, solo quando c'era lui potevo sentire quell'amore immenso nell'aria, questo conforto, e infatti era così, poiché dopo pochi istanti la sua figura -stavolta ben distinta- mi si palesò davanti.

Ma non era solo, c'erano stavolta tre bambini con lui, due più grandi e uno più piccolo, tuttavia non ben distinti quanto lui, forse era solo una proiezione di come avrei voluto che fosse il mio futuro con lui, di come -con un po' di fortuna- sarebbe stato.

«Papà Yoon è quasi a casa amori, facciamoci trovare tutti pronti per la sorpresa!» esclamò quello che era effettivamente il mio compagno, prendendo in braccio la figura più piccola delle tre, stretta al suo petto.

"Papà Yoon"... ero io? È davvero questo che sarebbe stato il mio futuro?

Non volevo fare lo stesso errore dei miei presunti genitori, non volevo abbandonare i miei figli come se non fossero stati tali, volevo impegnarmi, volevo che crescessero felici, amorevoli e buoni, proprio come Jimin.

Jimin... la luce dei miei occhi, quanto male sarebbe stato se qualcosa fosse successo a suo fratello? O a Jin? O a Jungkook? O a Tae e Hoseok?

Quanto male saremmo stati tutti e due se fossimo stati gli unici a salvarci?

Non potevo permetterlo, non potevo proprio farlo.

«Ma che cazzo?!» urlai appena risvegliato dal sonno indotto, guardandomi attorno in cerca di qualcosa, non seppi nemmeno io cosa, ricordi forse?

Dopo che Namjoon mi aveva chiesto di parlare ero venuto lì con lui, questo lo ricordavo bene: avevamo parlato di Jimin, ne ero sicuro, poi però... giusto!

Qualcuno mi aveva preso da dietro e mi aveva messo un fazzoletto sul naso, Jungkook e del cloroformio probabilmente.

E quindi se ne erano andati senza di me...

Avevo capito ci fosse qualcosa di sbagliato in Namjoon, pensavo fosse il nervosismo, pensavo fosse la tensione che tutta la situazione gli stava provocando, ma a quanto pare no: aveva un piano ben preciso.

Narcotizzarmi e lasciarmi in una stanza da solo addormentato affinché evitassi di andare con loro e partecipare alla battaglia.

Mi sfuggì il perché, o questo almeno finché -non prima di essermi alzato e resomi conto di poter camminare senza problemi- non trovai un messaggio da parte del fratello del mio omega sul mio cellulare, abbandonato sul tavolo poco distante da dove ero sdraiato.

Namjoon

Non so se sarai sveglio o
meno per quando avremo finito,
o se per grazia divina ti
riprenderai prima, ma sappi
che non l'ho fatto perché penso
tu non sia in grado di difendere
te stesso e noi, ma perché
me lo ha chiesto Jimin, come
favore personale.

Non arrabbiarti con lui,
ti ama troppo per lasciarti
rischiare la vita in questo modo.

Piuttosto fallo con me che lo ho
assecondato; qualunque cosa
stia per accadere stanotte, o qualunque
cosa sia già successa -chissà a che ora ti riprenderai- se io e Jin dovessimo
non tornare più, prenditi cura per noi
di Soyeon, te lo chiedo io un favore
personale stavolta. In cambio prometto
di proteggere i tuoi migliori amici per te
sul campo stanotte, ti prometto che
ci proverò.

Per quanto vale Yoongi, sono felice
che Jimin abbia una persona come te
al suo fianco, e non mi pento di averti
stordito con un narcotizzante (ammetto
di averci goduto un pochino).




"Qualunque cosa stia per succedere... a me e a Jin"

"Proteggerò i tuoi migliori amici per te"

"Sono felice che Jimin abbia una persona come
te al suo fianco"

Dovevo andare da loro. In quel preciso istante.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora