Jungkook's povQuel giorno Namjoon mi aveva chiesto di andare da lui, per una questione importante, e immaginavo già di che cosa si trattasse: Lee Soo.
Quel fottuto bastardo.
Lo odiavo con tutto me stesso, e Nam era della stessa opinione in realtà, ma aveva molto più autocontrollo di me, quindi sapevo evatenere a bada gli istinti, molto meglio di me di sicuro almeno.
Comunque... quel grandissimo figlio di put- cioè, uomo dalla moralità discutibile, ci aveva affidato un'importante questione, un giro di prostituzione -minorile e non- le vittime erano solo omega e beta, sia feminine che maschi.
Non sapevamo chi lo gestisse, ed era per questo che stavamo lavorando alla cosa, praticamente giorno e notte.
Non era di certo la prima volta che avevamo a che fare con gente del genere, ma stavolta la situazione era decisamente più grave: la polizia di Seoul aveva trovato il corpo di una ragazza di quindici anni, strangolata dopo essere stata violentata, e abbandonata in un vicolo buio e lugubre.
Che bestia avrebbe fatto una cosa del genere?
Comunque era stato solo l'inizio, perché una settimana dopo fu il turno di un ragazzino di dieci anni, un bambino: stavolta nella stanza di uno squallido motel.
E pensai fosse inutile dire che non fosse stato l'unico, ma anche altri cinque ragazzi non erano stati identificati, quindi ufficialmente erano sette le vittime riconosciute.
La maggior parte di questi sembravano stati essere prima rapiti, e poi costretti a fare queste cose, il che voleva dire che fossero tutti in pericolo qui a Seoul, tutti tranne noi alfa almeno.
L'incarico era di indagare e trovare la persona che era dietro a tutto questo, e ovviamente sbarazzarsene, ma non era così semplice, chiunque questo fosse, era davvero molto bravo a cancellare tracce, prove e testimoni.
«Sono preoccupato, Kook» esordì così l'alfa, portandosi le mani nei capelli, come a voler mostrare la sua frustrazione.
«Lo so, lo capisco, ma ne verremmo a capo»
«Spero il prima possibile, al momento gli omega e i beta sono tutti in pericolo in questa città, tutti, dal primo all'ultimo»
Annuii comprensivo, mordendomi l'interno guancia: «Sei preoccupato per Jin e Jimin?».
«Jin sa badare a se stesso meglio di me e te messi insieme, è a conoscenza di quando merda ci sia a questo mondo, non si fa problemi a tirare un calcio nel coglioni a qualcuno: sa difendersi. Ma Jimin... lui è troppo buono, è il suo difetto maggiore» sospira pensieroso.
«Sì, ma anche il suo più gran pregio» lo interruppi, pensando a quanto l'omega fosse una bella persona: era dolce, simpatico, e mi aveva perdonato dopo tutto quello che gli avevo fatto.
Chiunque mi avrebbe mandato a fanculo, chiunque.
«Io lo so, credimi, ma per quanto possa essere un ragazzo d'oro non riesce a non vedere il lato buono delle persone, anche di chi non lo ha» mormorò con tono esausto: d'altronde eravamo chiusi in quello studio dala mattina precedente, esaminando prove e cercando di arrivare al vero colpevole.
«Ho paura che quel figlio di troia -chiunque sia- sappia di noi, che stiamo indagando e che ci siamo sempre più vicini, ho paura che possa fare lo stesso con noi: e se stesse già progettando qualcosa?»
Mi alzai velocemente, confrontandolo e sorridendogli, nonostante fossi sempre stato negato in entrambe le cose.
«Siamo sempre un passo avanti a tutti, questa volta non sarà diverso: ce l'abbiamo quasi in pugno»
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fiksi Penggemar«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...