Yoongi's pov«Non puoi farci questo! Così all'improvviso poi!»
«Moriremo di fame senza di te, brutto stronzo»
Come previsto da Jimin, Tae e Hoseok appena gli avevamo detto del mio trasferimento avevano iniziato a farne una tragedia, ma non per il fatto che gli sarei mancato o cose simili, ma solo e unicamente per il cibo.
«È questo che vi interessa?! Wow ragazzi, e io che pensavo che almeno un po' sareste stati tristi per me, invece siete davvero due stronzi»
mormorai sedendomi sulla sedia del tavolo da pranzo, ancora per poco mia.Il rosso sbuffò abbracciandomi, seguito dal fidanzato «Ma certo che ci mancherai Hyung, sai che ti vogliamo tanto tanto bene, ma siamo anche felici che tu vada a vivere con Jiminie».
Ricambiai l'abbraccio sospirando «Anche io ve ne voglio, e per questo posso dare lezioni di cucina a entrambi, ma i coltelli Tae non li tocchi, chiaro?».
Poteva sembrare stupida come cosa, ma se solo sapeste ciò che il più piccolo aveva fatto quell'unica volta in cui avevamo lasciato tagliasse le verdure la pendereste come me.
Per farla breve avrei detto solo che centrassero le tende, i capelli di Hoseok e il coltello che l'omega aveva in mano.
«Decisamente, non voglio che i miei capelli vengano di nuovo tagliati insieme alla tenda» rispose appunto l'alfa, sbuffando e lasciando un bacio casto sui capelli di Taehyung, con un broncio in volto: «Non l'ho fatto apposta, uffa... non è giusto che mi abbiate segnato a vita per una cosa successa una volta».
«Potevi trapassargli il cranio Tae, te ne rendi conto?»
«Sì beh! Non l'ho fatto però, e gli ho chiesto scusa almeno un milione di volte» sbuffò buttandosi sul divano.
Il rosso gli si mise accanto, coccolandolo in un dolce abbraccio «Lo so amore, ci piace solo prenderti un po' in giro».
Diabetici.
«Va bene piccioncini, non sono venuto per sentirmi escluso, quindi aiutatemi a fare le valigie»
«Ma come?! Di già?!» esclamò con un broncio Taehyung, gli risposi con un semplice sorriso «Oggi prenderò i vestiti e cose simili, nei prossimi giorni o settimane mi aiuterete a fare gli scatoloni con le altre cose, tipo il mio studio».
«Ci mancherai tantissimo Yoon»
Ed eccolo che ricominciava.Taehyung era sensibile. Anche abbastanza emotivamente instabile, ma in un buon senso, circa.
A volte scoppiava a piangere senza motivo, altre scoppiava a ridere invece senza altrettanta motivazione, spesso poi aveva reazioni totalmente esagerate a cose banali come quella, oppure come quando aveva sbagliato tinta e al posto che essere lilla, i suoi capelli si erano trasformati in un grigio-verdino osceno.
Certo... forse le mie continue risate di scherno mentre lui era in piena crisi emotiva e Hoseok che cercava in qualche modo di rassicurarlo insultando me non erano rassicuranti, però era davvero vomitevole quel colore.
«Non essere così drammatico, la casa di Jimin è a nemmeno venti minuti di macchina, e poi oltre al lavoro ci vedremo sempre, come siamo cresciuti insieme, invecchieremo allo stesso modo»
Forse sarò suonato smielato, ma era la pura verità del fatti: io e Hoseok ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, e Tae era arrivato quando avevo quindici anni, ma comunque avevamo passato insieme gli anni più particolari della nostra vita, e così avremmo fatto per sempre.

STAI LEGGENDO
𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...