Hoseok's pov«Visto che abbiamo già finito e che JB ha già preso il materiale, che ne pensi di andare fuori a cena? Solo io e te, è da tanto che non usciamo di sera» sbuffai scendendo le scale antincendio del grande palazzo, seguito dal mio fidanzato.
«È una grande idea, e poi Suga è a casa e ha chiaramente detto di non voler essere disturbato» mi ricordò ridacchiando, mentre arrivammo nel parcheggio sotterraneo, dov'era parcheggiata la mia moto.
Stavamo per salire sul veicolo ma un rumore metallico ci distrasse, facendoci voltare e allarmare: «V, aspetta qui, vado a controllare che sia tutto apposto».
Chiariamo, non ero spaventato, avevo solo fiutato qualcosa che non quadrava, c'era un odore che riconoscevo fin troppo bene in quel posto: pericolo.
Feci un veloce giro ma, non trovando nulla, tornai indietro, o almeno finché non sentii un guaito acuto: Tae.
Più velocemente che potevo corsi, falcando l'asfalto lucido sotto di me con le gambe, ringhiando quando vidi due corpi che accerchiavano il mio omega, terrorizzandolo a morte.
Merda.
Conoscevo fin troppo bene quei capelli e quegli occhi rossi come il sangue, tanto quanto riconosco quelli dell'altro alfa: due alfa contro un omega indifeso, bastardi.
Mi avvicinai correndo -di nuovo- fiondandomi su uno dei due, mentre V tentò di liberarsi dalla presa sul suo collo, continuando a urlare.
Dopo una lotta di qualche minuto, riuscii a stendere l'alfa che avevo addosso, girandomi verso il mio fidanzato, che ormai aveva il collo pieno di sangue, a causa della stretta ferrea di RM.
Gli colpii una gamba così da scostarlo, e finalmente riuscii a stordirlo per qualche secondo, dopo avergli mollato una gomitata sul muso che lo fece accasciare al suolo.
«Amore... rispondimi, ti prego» tentai di svegliare il moro, svenuto e con il collo parzialmente lacerato: e grazie a non sapevo quale divinità riaprì gli occhi, guardandomi dolorante «Hobi...».
«Shhh... adesso ti porto da Mark, adesso andiamo, resisti ti prego cucciolo» feci quello che avevo detto, salendo sulla moto
-prima che quei due stronzi si risvegliassero- con lui stretto a me, sfrecciando tra le strade di Seoul, fino ad arrivare davanti alla clinica del nostro amico.«Mark! Ho bisogno di te subito» urlai entrando con in braccio il mio ragazzo, svenuto di nuovo.
Il ragazzo mi venne incontro con gli occhi spalancati, prendendomi il moro dalle braccia «Oh cazzo, dammelo! Tu aspetta qui» per poi sparire dietro una porta bianca, come l'ambiente circostante.
Dovevo chiamare Yoongi.
♡ ♡ ♡
«Hobi!» sentii la voce profonda del mio migliore amico, che mi richiamò con tono preoccupato.
Alzai la testa e mi asciugai velocemente le lacrime depositate sulle mie guance, e notai che ci fosse anche Jimin con lui;
«Yoongi io-» tentai di dire, ma senza successo.«No, non dire nulla, è stata colpa mia, sarei dovuto venire con voi, come sta Tae?» in tutto questo il ragazzo dai capelli rosa rimase in silenzio, con la testa abbassata, probabilmente sentendosi in colpa, nonostante lui non c'entrasse nulla con tutto ciò.
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𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfiction«Sai cosa si dice delle anime gemelle?» chiese, già pronto a sentire la voce dell'altro, che d'altro canto non tardò a farsi sentire: «Che si rincontrano sempre, non importa cosa accada?». «Precisamente, quindi non avere paura: noi ci ritroveremo...