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SMUT ALERT



Yoongi's pov


«Yoongi... sono in calore»

Merda.

Mi affrettai ad alzarmi, aiutandolo a mettersi più comodo sul divano «Jimin, piccolo, ascoltami: io non posso stare qui se sei in calore, non riuscirei a trattenermi e sinceramente n-».

«No... non lasciarmi qui così» gemette il rosa, in preda a quello che classificai come piccolo spasmo; «Tae non prende inibitori, non saprei come fare, e poi sono un alfa... sai che non posso resistere al tuo odore mentre sei in calore» mi giustificai tirandomi indietro i capelli, mentre lui mi prese la mano nella sua: «E allora non farlo...».

Cosa?!

Sgranai gli occhi, fissandolo «Jiminie- io non sono sicuro che sia una buona idea» non che non lo volessi anche io, anzi, ma non pensavo che fosse il vero lui a parlare, ma il suo istinto da omega.

«Perché no? Io ti amo, tu mi ami, e... non lo so, Taehyung mi ha detto che avrei capito quando sarebbe stato il momento giusto, e io sento che è questo, magari il calore è arrivato proprio
per darmi la spinta» disse infine, mordendosi il labbro per il fastidio al basso ventre, ma molto probabilmente anche per l'imbarazzo.

«Per favore Yoongs, voglio fare l'amore con te» sussurrò poi, guardandomi con i suoi occhi color mare, nei quali potei scorgere una sola cosa: aspettative.

Così mi decisi ad avvicinarmi, stringendolo tra le mie braccia «Ne sei sicuro? È una cosa importante» sentivo già la fragranza dolce che emanava entrarmi nel cervello.

Il rosa annuì, stringendo in una mano il tessuto della mia maglia chiara «Certo che lo sono, sei il mio ragazzo, ti amo, a chi altro dovrei concedere la mia prima volta, se non a te?» e a queste parole non ragionai più, specialmente quando le sue labbra carnose si appropriarono delle mie, in un contatto bagnato, sempre dolce, ma con una punta di passione in più, che di certo non mi sfuggì.

Così lo presi per le cosce, in modo da tenerlo in braccio, a contatto col mio corpo, che fremette per la vicinanza con il suo, tonico e più magro rispetto a quello che io possedevo.

Nel tragitto dal salotto al piano di sopra non staccammo nemmeno per un secondo le nostre bocche, affamate l'una dell'altra, o almeno fino a quando non ci buttammo sul mio letto: io sopra di lui.

I suoi occhi azzurri mi scrutavano il viso, il quale aveva stampato su di esso un sorrisino, che non scomparve nemmeno quando riprendemmo il bacio, più bagnato rispetto a quello precedente.

Dopo una lunga sessione di scambi di saliva, iniziai a scendere con le mani, palpandogli una coscia, che feci piegare leggermente, in modo da posizionarmici in mezzo con le gambe, allargando di un po' le sue.

«Piccolo... come ti senti?» domandai dopo, facendo staccare le nostre labbra -gonfie e rosse per il contatto scambiato- accarezzandogli poi il viso, in modo dolce.

Jimin annuì sorridente «Sto bene Yoongs, ho solo un po' d'ansia, ma neanche tanta infondo» sussurrò, ma poi emise un'altro piccolo lamento -dovuto al calore- che mi spinse a continuare.

Riprendemmo a baciarci, e stavolta anche il mio ragazzo allungò le mani, stringendo i miei bicipiti, che dopo poco divennero nudi, visto il fatto che entrambi ci sfilammo le maglie, buttandole sul parquet chiaro della mia stanza.

Mi presi un minuto per ammirare il suo tatuaggio sul costato, che lo rendeva ancora più sexy a mio parere, tanto da risvegliare definitivamente qualcosa nei miei pantaloni, cosa che l'omega sembrò notare, avendo la mia stessa reazione e arrossendo leggermente.

𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora