𝘞𝘩𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘰 𝘸𝘦 𝘨𝘰? || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯

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Jin's pov

Internet mi faceva male.

Avrebbero dovuto togliermi la connessione per sempre: era da infatti quasi due ore e mezza che ero seduto sul divano con il portatile sulle gambe, a guardare siti e forum di neo genitori.

Sarà stato perché Nam era occupato con Jungkook, per affari di lavoro, e mi aveva dato il divieto di andare con loro, almeno finché ero incinto, ma davvero non riuscivo a smettere di leggere tutte queste notizie sulla gravidanza.

Lo sapevate che in realtà avere rapporti sessuali durante appunto questa era molto salutare? Per allenare l'elasticità del corpo o qualcosa di simile, fatto sta che faceva davvero molto bene.

Ahhh, se solo Namjoon non fosse stato così paranoico, lui diceva di aver paura di -quotai- "far male al bambino mentre spingeva col cazzo".
Si poteva essere più idioti di così?! Dio, se non lo avessi amato alla follia...

Alla fine la mia pancia si era fatta un po' più grande, ma non di troppo, se infatti avessi messo una felpa un po' più larga già non si avrebbe visto nulla, ma non importava, la dottoressa aveva detto che fosse tutto apposto, e che fosse soggettiva la crescita del feto.

Probabilmente tra qualche mese si sarebbe gonfiata tutto d'un colpo, Dio, sarei sembrato un uovo di pasqua.

Se dovevo essere sincero, il pensiero del parto mi spaventava un pochino, insomma... avrebbe fatto male, lo sapevo già, mi sarei spaccato in due e Namjoon non mi avrebbe aiutato, perché sarebbe entrato nel panico, come sempre. Sperai quasi in un cesareo.

Con questa opzione però pregai che non mi rimanesse la cicatrice, e dovevo stare attento al peso, anche se avevo sempre avuto un metabolismo abbastanza veloce in realtà, quindi ebbi speranza.

In quel momento ero su un altro sito, che spiegava come capire se fosse maschio o femmina prima dell'ecografia, praticamente la pancia aveva una forma diversa, uhm, forse avrei dovuto provare a misurarle!

Mi alzai dal comodo divano di pelle per mettermi davanti allo specchio che avevamo all'entrata dell'appartamento, alzandomi la maglia e così facendo scoprendomi il ventre rotondo.

Cazzo, non vedevo nulla da questa angolazione.
Aspettate, ma se pensavo "cazzo" il bambino lo sente? Perché avevo letto anche di una teoria secondo la quale il bambino aveva una specie di connessione diretta con la mia ment-

«Che stai facendo?»
Ero talmente occupato a pensare che non mi ero nemmeno reso conto del rumore della chiave elettronica e della testa rosa che rra appena entrata, ops.

«Chimmy! Giusto in tempo, mi aiuteresti a capire se è maschio o femmina?» gli chiesi entusiasta vedendolo sgranare gli occhi, una volta che ebbe chiuso la porta e si fu tolto la giacca e le scarpe.

«Ma non è ancora presto? La prossima ecografia è a fine gennaio»

Sbuffai ricoprendomi «Sì, ma ho trovato un modo per scoprirlo prima».

Lui rise alle mie parole: «Non sono sicuro sia attendibile, e poi non dovresti capirlo da solo tu stesso?» domandò poi sedendosi sul poggiolo del divano.

«Che intendi?» come ero ridotto... chiedevo consigli sulla gravidanza a Jimin, che, per la cronaca, non aveva nemmeno mai visto un cazzo in vita sua, o almeno speravo! Non dovevano rovinare la purezza del mio piccolino.

«Boh, dicono che le madri abbiamo un sesto senso tipo, lo capiscono prima del ginecologo» fece spallucce.

Uhm, però aveva senso...
«Oh beh, allora mi sa che dobbiamo ancora entrare in completa sintonia» sbuffai accarezzandomi la pancia.